Lazio, riscossa Maximiano: “Ho dubitato delle mie qualità. Vi racconto i primi mesi”

ROMA – Dal Bologna al Bologna, sempre dentro la stessa area di rigore. Luis Maximiano è tornato titolare dopo l’esordio da incubo durato appena 5′ per via dell’espulsione. Mesi difficili, sempre in panchina, poi la chance in Coppa Italia e le buone risposte date nella serata che ha portato la Lazio ai quarti di finale. Il portiere ai microfoni di Lazio Style Channel ha parlato a cuore aperto: “Credo che la vita ti dia sempre una seconda opportunità, ho passato cinque mesi molto difficili anche per la mia famiglia. Sono felice di essere tornato in campo, a giocare per la mia squadra. Quanto vale oggi? La verità è che è stato difficile. I primi tempi non stavo così bene perché era tutto nuovo, l’allenatore dei portieri mi chiedeva cose diverse da quelle a cui ero abituato. Non parlavo bene e non capivo tanto, è stato un momento complicato. Però quando sono più tranquillo e va tutto bene lavoro sempre al massimo come ho fatto in tutta la carriera. Sono molto giovane, credo che se lavori bene poi giochi bene”.

La riscossa di Maximiano

“Quando sono arrivato non ho trovato subito casa e avevo il bimbo piccolo. Poi è successo quello che è successo, ma si può migliorare. Credo che sia stato importante per me tornare a giocare. È importante la parte mentale perché sono stati cinque mesi in cui non ho giocato e ho iniziato a dubitare di me. Per me è molto importante la vita fuori, io sono una persona di famiglia e mi piace che la mia famiglia stia bene. Adesso stiamo bene a Roma e per me è molto più facile fare il mio lavoro. Mi sento bene e sono felice di essere tornato”.

Lazio, l'omaggio a Mihajlovic è straziante: "Il tuo esempio vivrà per sempre"

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