Lazio, quante sfide per Sarri: contro Inzaghi e… il Napoli

ROMA – Il nemico del momento è Maurizio Sarri, metamorfizzato in un demone da esorcizzare. Deve farlo Inzaghi, suo predecessore alla Lazio, se vuole cullare le ultime speranze Champions, è sesto. Deve farlo il Napoli, sua ex squadra, se vuole vincere lo scudetto domenica: festeggerà se supererà la Salernitana e Mau non batterà l’Inter a S.Siro. Maurizio Sarri, comune nemico, giudice pendolo tra Champions e scudetto, è un nome da colpire nell’anno dell’ascesa. Si è arrampicato fino al secondo posto e ha battuto tutti i colleghi delle big tra andata e ritorno, decorazione che si è appuntato al petto. I prossimi incroci di campionato sembrano sceneggiati. Sarri contro Inzaghi. Sarri contro il Napoli. Sarri contro tutti. Si frappone in mezzo a due partite, in mezzo a due traguardi. Maurizio però vive il calcio ad uso personale e non trasversale, prepara Inter-Lazio dopo il ko con il Torino per riprendere la corsa Champions e difendere la posizione. Ma il destino ha voluto che s’imbattesse in questa domenica bestiale, l’ha diretto sulla strada del suo Napoli. Sarri uno scudetto l’aveva perso nel maggio 2018 in albergo a Firenze, episodio biblico nella storia napoletana: «Non so se lo scudetto l’abbia vinto la squadra più forte (la Juve, ndr). Cosa dovevamo fare in più per provare a vincere? Dovevamo andare a letto presto la sera prima di Firenze: la squadra ha subìto un contraccolpo dopo Inter-Juventus, per come è andata quella partita. Mi spiace solo aver perso il campionato in albergo e non sul campo», sono le parole famose di Mau. Uno shock che morde ancora. Uno scudetto, impattando a Milano, Sarri potrebbe regalarlo domenica agli azzurri seppure indirettamente, sarebbe un risarcimento morale e materiale. Se invece sbancherà S.Siro, oltraggio finale, costringerà Napoli e i napoletani a rinviare il sogno di qualche giorno.

Spezia-Lazio, la probabile formazione di Sarri

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Spezia-Lazio, la probabile formazione di Sarri

L’attesa

Come i vecchi soldati che n on tramontano, così i vecchi amici-nemici ritornano agitando spettri di un passato mai risolto. Vale per Inzaghi e la Lazio, vale per Sarri e il Napoli. Sarà un turno di campionato di dispetti e sgambetti. Ognuno farà la sua corsa senza dimenticare d’essere legato ai destini degli avversari. Iniziano a giocarsi partite che pesano il doppio, che possono mutare il volto della classifica. Vale per la Lazio, vivrà una settimana che varrà come fronte decisivo per il finale di campionato. L’Inter a S.Siro, il Sassuolo all’Olimpico mercoledì, il Milan a S.Siro sabato 6 maggio.

I numeri

Sarri e Inzaghi apriranno la domenica affrontandosi alle 12,30. Mau ha vinto sei volte su nove partite contro Simone (un pareggio e due sconfitte). Inzaghi o vince o perde contro la sua Lazio, non ha mai pareggiato (una vittoria, due ko). Sarri a Milano si presenterà con una Lazio che non subisce gol da cinque trasferte di campionato, mai ha fatto meglio. Solo tre squadre nell’era dei tre punti (dal 1994-95) hanno registrato più clean sheet consecutivi fuori casa in Serie A: la Roma (sei nel 2004), la Juventus (sei nel 2012 e nel 2018) e il Napoli (sei quest’anno). Inzaghi si presenterà con un’Inter lanciatissima nelle Coppe, frenata in campionato: ha perso le ultime tre gare casalinghe, non ha segnato neppure un gol, mai nella sua storia ha registrato più sconfitte interne consecutive.

Le prove

Sarri da mercoledì ha iniziato le prove anti-Inter testando il suo 4-3-3 contro il 3-5-2 inzaghiano. Nel girone di ritorno ha battuto Milan, Napoli, Roma e Juventus. Vuole aggiungere lo scalpo dell’Inter, sconfitta sempre all’andata dal 2021. Deve decidere se calare il full d’assi schierando Immobile tra Felipe e Zaccagni, è sicuro di Milinkovic e Luis Alberto, a loro chiederà una domenica di meraviglie. Sarri tra Inzaghi e Spalletti, tra la Champions e lo scudetto in una domenica da amici del nemico e nemici dell’amico.


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