Lazio, Milinkovic 300 gare in biancoceleste: “Sono felice di essere ancora qui”

Il centrocampista serbo alla vigilia della sfida col Feyenoord: “In campionato vogliamo puntare alla Champions. Io l’ho giocata una sola volta, troppo poco. Vorrei ritornarci. E come me anche i miei compagni. Non sarà facile arrivarci, ma ci dobbiamo provare”

Dal nostro inviato Stefano Cieri

7 settembre – FORMELLO (ROMA)

Sereno e sorridente. Come al solito. Il mancato addio alla Lazio, che sembrava scontato a inizio estate, non ha lasciato strascichi nell’umore di Sergej Milinkovic Savic. Che ha iniziato la sua ottava stagione con la Lazio con lo spirito di sempre. “Ho trascorso l’estate come quelle precedenti, mi sono riposato bene e poi ho ricominciato ad allenarmi con la massima concentrazione – racconta il centrocampista serbo -. Di mercato non mi sono interessato. Sono qui alla Lazio, sto bene e penso unicamente a migliorarmi e a migliorare la squadra. Con Sarri sono cresciuto molto soprattutto dal punto di vista tattico. ho imparato cose che con Inzaghi non facevamo”. Quella di domani sarà la sua gara numero 300 con la squadra biancoceleste. “Sono contento di aver raggiunto un traguardo così importante, speriamo di tagliarne altri sia a livello personale sia di squadra”. Ma dove può arrivare questa Lazio? Milinkovic ha le idee chiare: “In campionato vogliamo puntare alla Champions. Io l’ho giocata una sola volta, troppo poco. Vorrei ritornarci. E come me anche i miei compagni. Non sarà facile arrivarci, ma ci dobbiamo provare”.

Testa all’Europa League

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Domani però si gioca in Europa League (arriva il Feyenoord domani sera all’Olimpico) e la testa deve necessariamente andare là. Anche perché sono tre anni che Milinkovic non segna in una coppa europea e la lacuna va colmata: “Sì, mi sembra strano che non segno da così tanto tempo. Probabilmente dipende dal fatto che in Europa si fanno più calcoli visto che ci sono poche partite e bisogna pensare a fare i punti per passare il girone. Quindi magari cerco di aiutare la squadra più a livello difensivo che offensivo. Detto questo, cercherò di sbloccarmi”. Inevitabile, anche da parte sua, un pensiero alle polemiche arbitrali relative al campionato. “Stiamo prendendo troppe ammonizioni, questo non va bene. Anch’io ne ho prese due assolutamente evitabili, sono stati gialli stupidi. Purtroppo la testa era calda e in quei casi fai fatica a ragionare. Però poi vedo le proteste che fanno altre squadre, noi abbiamo sempre qualche giallo in più rispetto agli altri. Dobbiamo in ogni caso essere più lucidi, mantenere sempre la testa fredda”. Infine un pensiero sulla fascia di capitano: “Finché c’è Ciro sarà lui il capitano. Io faccio il vice e sono già molto contento così”.

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