Lazio, Marusic instancabile: va sempre a tutto gas

Diciannove su diciannove, gli danno ragione le presenze e la somma dei minuti in campo. Più di qualsiasi altro calciatore di movimento: Adam Marusic guarda tutti dall’alto verso il basso, finora è stato il fedelissimo di Sarri. Il più utilizzato. Posto confermato anche contro il Monza, ha già la maglia infilata. «Mi aspetto una gara molto difficile, loro vengono da un successo fondamentale e vorranno ottenere altri punti pesanti. Noi però giocheremo con l’atteggiamento giusto, abbiamo tanta voglia di vincere». Il match program è tutto un… programma. Una dichiarazione di intenti ai microfoni ufficiali del club. «Sicuramente contro la Roma abbiamo fatto una grande gara, è stato possibile grazie al lavoro di tutta la squadra. Qui ho imparato una cosa: i derby non si giocano, ma si vincono». Il montenegrino ormai rappresenta una garanzia. Affidabilità tattica e fisica, sono lontani i tempi degli infortuni muscolari che lo avevano frenato nelle prime stagioni in Italia. Ha accantonato i problemi fisici e risposto sempre più presente, quest’anno non ne ha saltata nemmeno una: 19 partite contando tutte le competizioni, 16 di Serie A e 6 di Europa League. Felipe Anderson è stato l’unico a stargli dietro, solo che ha sommato una manciata di minuti in meno.

Lazio-Monza, ecco la probabile formazione di Sarri

Guarda la gallery

Lazio-Monza, ecco la probabile formazione di Sarri

Fedelissimo

Per il terzino sono 1.485’ quelli complessivi, 3 in più rispetto al brasiliano (1.482’), l’altro giocatore di movimento con lo stesso numero di gare disputate. Marusic è sempre stato titolare in campionato, tra l’altro: non è mai entrato in infermeria e non è mai uscito dalle grazie di Sarri. Contro il Monza salirà a 195 gare in biancoceleste, raggiungerà la quota di Giuseppe Signori, beniamino della tifoseria laziale negli anni ‘90. Mica uno qualsiasi: «Sono orgoglioso del dato, so che Signori è stato un grande attaccante e l’idolo di tutti i tifosi. Sono fiero di aver raggiunto questo traguardo, spero di migliorare sempre di più». Il discorso vale per la squadra intera, sarebbe un peccato imperdonabile sprecare l’entusiasmo del derby vinto con un passo falso oggi: «Battere la Roma è sempre una sensazione speciale. Vincere il derby ti lascia addosso una grande carica, dovremo essere bravi a trasformarla in concentrazione per la sfida con il Monza. Il successo di domenica è stato importante, però confermarsi lo sarebbe ancora di più». 

Polivalenza

La classifica regala un’occasione speciale: stasera, con 3 punti in più, i biancocelesti raggiungerebbero il Milan al secondo posto. Marusic punta al meglio, è pronto all’ennesima gara sulla corsia mancina. Si sta specializzando nella linea a quattro, anche se da quando è arrivato a Roma ha giocato in tantissimi ruoli: quinto di destra o sinistra, centrale di una difesa a tre, terzino su entrambe le fasce una volta che la Lazio è passata a quattro con l’avvento di Sarri. «Sono un giocatore che si adatta alle richieste tattiche del mister», ha concluso. «Gioco dove c’è bisogno. So di poter fare sia il terzino destro, sia sinistro. L’importante è dare sempre il massimo per aiutare la squadra». Lo sta facendo. I numeri gli danno pienamente ragione.


Iscriviti al Fantacampionato del Corriere dello Sport: Mister Calcio CUP

Precedente Juve, la difesa brasiliana sembra la BBC Successivo Roma, da Belotti a Shomurodov: il gol, questo sconosciuto