Lazio, Marcos Antonio: “Il ko con l’Almeria può starci, fisicamente stiamo bene”

È entrato a partita già compromessa, sul risultato di 2-0 per l’Almeria e con i pensieri di un po’ tutta la squadra più orientati al rientro in campionato che a ben figurare in un’amichevole che si è rivelata anche più dura del previsto. Non proprio il momento giusto, insomma, per provare a lasciare il segno, ma Marcos Antonio ha cercato comunque di dare il suo contributo nel momento in cui Sarri, al minuto 64, lo ha mandato in campo per far rifiatare un po’ Danilo Cataldi. Il brasiliano ha tentato (invano) di dare geometrie e idee a una squadra che ieri sera sembrava non averne. Si è messo in luce almeno per uno dei pochi tiri nello specchio della porta da parte della Lazio, dopo un bel controllo con la testa e la successiva conclusione al volo sulla quale non si è dovuto impegnare troppo il portiere degli spagnoli Fernando Martinez: «La partita – ha detto Marcos Antonio ai microfoni di Lazio Style Channel – è stata complicata e noi ci abbiamo messo del nostro commettendo qualche errore di troppo. Ma in questo momento ci può stare, dobbiamo solo pensare ad allenarci e a farci trovare pronti per il ritorno in campo in Serie A». L’ex centrocampista dello Shakhtar Donetsk e dell’Atletico Paranaense è fiducioso che possano arrivare risposte positive non appena si tornerà a giocare impegni ufficiali, perché il lavoro svolto nelle ultime settimane è stato di alto livello e produttivo: «Fisicamente stiamo bene, ci siamo allenati con grande intensità. Sbagliare una partita ci sta, fa parte del percorso. Adesso dobbiamo solo pensare ad andare avanti, consapevoli che tutti noi abbiamo fatto un’ottima preparazione in vista delle partite che contano».  

Lazio ko in Spagna, l’Almeria vince 2-0: Sarri mastica amaro

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Rendimento

Quelle a cui lui spera di partecipare in modo più frequente rispetto a quanto accaduto fino a questo momento nel suo primo anno in Italia. Appena 408 minuti ha collezionato il brasiliano tra campionato (265 in 8 presenze) ed Europa League (143 in 3 partite disputate). Numeri che sono effetto dei normali problemi di ambientamento dei calciatori stranieri che approdano in Serie A, ma pure all’esplosione di Danilo Cataldi, che in questa stagione ha fatto il definitivo salto di qualità dal punto di vista della maturità calcistica e dell’importanza all’interno del gruppo. Di conseguenza il brasiliano si dovrà dare parecchio da fare se intende provare a scalare le gerarchie e dimostrare di valere l’investimento da 7,5 milioni (a prezzo di saldo rispetto al valore reale per via delle problematiche legate alla guerra in Ucraina) fatto in estate dalla Lazio per portarlo a Roma. 

Promessa

Ci proverà, sta continuando a lavorare sodo per colmare il gap e perché vuole aiutare la squadra biancoceleste a raggiungere i suoi obiettivi. Una promessa che il brasiliano si è sentito di fare anche ai tifosi in vista del Natale: «Oltre agli auguri a tutti i laziali, voglio dire loro che ci faremo trovare pronti per il ritorno in campo. Ma ci sarà bisogno anche di loro, per andare avanti dovremo essere tutti insieme». 

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