Lazio, Luis Alberto: “Voglio tornare in Spagna per divertirmi”

ROMA – Arrivano in un’intervista rilasciata su Twitch, le parole di Luis Alberto che si è raccontato tra passato, presente e futuro sul canale Jijantes FC del giornalista catalano Gerard Romero. E a proposito di futuro, il centrocampista spagnolo ha ribadito: “Vorrei tornare a vivere in Spagna, ho tanta voglia di tornare, vediamo se lo faró presto. Voglio tornare in Spagna per stare bene fisicamente e per divertirmi”. In passato si era ipotizzato un suo passaggio al Siviglia, con il numero 10 biancoceleste che ha chiarito: “In Liga ci sono tante squadre e mi piacerebbe godermi il campionato spagnolo e vorrei farlo quando sono a buon livello”. Resta comunque un grande amore per la Lazio, nonostante qualche incongruenza degli ultimi mesi: “Ho ancora tre anni di contratto, c’è tempo. Sono sei stagioni che sto in Italia ed è la mia casa. Sono sei anni che gioco alla Lazio, è la mia famiglia. Sono contento. È una città in cui si vive molto il calcio, c’è una grande rivalità tra Roma e Lazio che si sente molto, specialmente nel momento del derby. Con Sarri sto bene. Ho avuto un momento difficile ma poi ho trovato un equilibrio e adesso sto lavorando per la squadra, con i compagni stiamo apprendendo le indicazioni del mister. È chiaro che se arrivano i risultati è tutto più facile”.

Luis Alberto e l'intervista al canale "Jijantes"

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Luis Alberto e l’intervista al canale “Jijantes”

Luis Alberto: “Con il Porto non sarà semplice”

Spazio anche per la prossima sfida di Europa League con il Porto: “Non sarà una partita semplice? No, per niente. Hanno perso tre giocatori a gennaio però hanno comunque tanta qualità, calciatori che faranno bene anche in futuro. Sarà una gara dura”. Un Luis Alberto che elogia i compagni di club connazionali, guardando anche alla possibile convocazione con la Spagna: “Con Patric, Raul Moro e Pedro, escluso Reina, abbiamo fatto le giovanili nel Barcellona. Poi oltre a noi spagnoli ci sono anche i sudamericani con cui parliamo la stessa lingua. Ora sono sei anni che stiamo insieme e tutto è più facile perché ci capiamo più facilmente. Sono stato fortunato perché giocare con persone come Reina e Pedro che fanno sembrare tutto normale. Nazionale? Non posso saperlo. Sono decisioni dell’allenatore, magari cerca un altro tipo di giocatore. Credo di aver vissuto il mio miglior momento professionale la scorsa stagione, mi sarei meritato la convocazione”. Infine un ricordo tra Barcellona e Liverpool: “Per uno che vive di calcio il Barcellona è il posto migliore, io lo dico sempre a chiunque me lo chiede che l’anno migliore è stato quello. La pressione che ho vissuto nel Liverpool e ora nella Lazio è diversa quindi hanno un altro peso rispetto al Barcellona, il corpo non sempre risponde. Se sono stato chiamato in questi anni dal Barça? No, mai. All’epoca non mi hanno mai chiesto di passare in prima squadra, c’era Neymar. Poi è arrivata la chiamata del Liverpool e sono partito”.

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