Lazio, Luis Alberto indeciso: a gennaio si decide il suo futuro

ROMA – L’ora della verità. Il ritiro è finito, il calciomercato sta per iniziare. E insieme al periodo delle trattative riprenderanno anche le partite ufficiali: il 2 gennaio la sessione invernale, il 4 la trasferta di Lecce. Luis Alberto vive tra la voglia di tornare protagonista con la Lazio e il desiderio di cambiare aria. Il Mago delle giocate d’autore e delle insofferenze: 2 amichevoli su 2 da titolare, la prima l’ha decisa con un tiro da fuori contro il Galatasaray (2-1). La mini-permanenza di cinque giorni a Manavgat l’ha vissuta nella sua versione migliore, quella sorridente e incisiva dal punto di vista tecnico. Resta ancora da decifrare però il futuro. Anche il modo in cui approccerà alla seconda parte di stagione, accettando scelte e inevitabili ingressi dalla panchina. Oggi riprenderanno gli allenamenti a Formello, tutti i calciatori – compresi i rientranti dal Mondiale – cominceranno a ingranare riportando in alto l’asticella della concorrenza interna.

Impegno

Luis Alberto non ha saltato un allenamento di questa pausa, la stessa cosa – fatta eccezione per Cataldi – non possono dirla gli altri centrocampisti della rosa. Chi per il Mondiale (concluso da Milinkovic e Vecino nella fase a gironi), chi per sintomi influenzali (Marcos Antonio e Basic). In questo periodo nessun confronto con Sarri, la cui convivenza andrà certificata una volta ripartiti gli impegni che contano, con i punti in palio e tutti i giocatori a disposizione. Lotito spera in una gestione oculata da parte dell’allenatore biancoceleste, una risorsa del genere non può essere sprecata, è il pensiero comune che ricorre nelle menti di ogni laziale quando lo spagnolo si mette in tiro muscolarmente e soprattutto mentalmente. I buoni presupposti, comunque, non possono essere cancellati al primo match con Luis Alberto escluso, spesso è successo per motivi tattici e di equilibrio.

Motivazioni

Un Mago ispirato come quello visto durante la preparazione-bis non può mai considerarsi di troppo. La volata Champions passa pure per le sue invenzioni e la sua partecipazione al progetto. I primi mesi di campionato sono stati turbolenti. Dagli ingressi in corsa con un impatto favorevole sulle partite – ha siglato i suoi 3 gol in Serie A entrando sempre dalla panchina contro Inter, Verona e Fiorentina – si è passati ai malumori per le continue esclusioni dal blocco iniziale. Nelle ultime 7 gare di campionato in 2 occasioni non è stato proprio utilizzato, da titolare ne ha giocate soltanto 2, contro la Salernitana per la diffida di Milinkovic e contro la Roma per la successiva squalifica del Sergente.

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Mercato

«Questa rete mi dà fiducia e motivazione», aveva detto dopo la sfida con il Galatasaray, firmata proprio dal suo destro a giro. Sullo sfondo, ma neanche troppo, rimangono i discorsi di mercato: Sarri lo sacrificherebbe pure, specialmente se dovesse notare impazienza o nervosismi. Dall’altra parte ha assicurato a Lotito e Tare di essere disposto a gestirlo, augurandosi il rispetto delle scelte. La società chiede circa 20 milioni, al momento non ci sono proposte vicine. Nemmeno del Siviglia, la sua squadra del cuore. Ieri intanto ha parlato Federico Pastorello, agente di Bourigeaud, stella del Rennes, accostato in estate come eventuale erede di Luis Alberto: «Siamo stati molto vicini alla Lazio, a Tare piace moltissimo. Ma il suo arrivo era vincolato alla partenza dello spagnolo». 


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