Pezzi sparsi di Lazio. Big in uscita, in panchina, in bilico. Senza un presente o senza un domani. Sul futuro di Tudor pesano i casi Luis Alberto, Guendouzi e Kamada. Il Mago aspetta ancora il via di Lotito, c’è tensione come non manca mai quando in ballo ci sono cessioni. Venerdì s’è trattato fino a tarda sera, senza soluzione di continuità. Risultato? Ancora non c’è. L’Al-Duhail è salito fino a 11 milioni, Lotito gioca al rialzo, avrebbe sparato richieste oltre i 15 milioni. Ma 15 è la cifra che lo convincerebbe a liberare lo spagnolo. I qatarioti potrebbero fare colpo rilanciando a 12 più bonus. La You First, scuderia del giocatore, si è impegnata per presentare una proposta a Lotito, così chiedeva. Non si riuscirà a garantire di più. Lo spagnolo, se non sarà accontentato, rimarrà volentieri a Roma, non vive la cessione come una condizione obbligata. Non si trova con Tudor, non è più incedibile per la società per noti motivi e ha aperto alla possibilità di partire. Tocca alla Lazio cederlo e risolvere il caso. I biancocelesti gli garantiscono 4 anni di contratto fino al 2028 (più opzione per un anno) a 4 milioni più bonus. I qatarioti 7 milioni all’anno, la durata è imprecisata. Comunque andrà, continuerà a guadagnare bene. La sua permanenza sarebbe un problema per Lotito, già alle prese con grattacapi. L’Al-Duhail ha lanciato un ultimatum, scade oggi, vuole una risposta. Accade in tutte le trattative. La sensazione è che al di là delle scaramucce la soluzione si troverà in settimana. Conviene a tutti.
Lazio, il futuro di Guendouzi
La grana più grossa è Guendouzi, finito di nuovo in panchina. Seconda di fila tra le riserve, la coppia preferita da Tudor è ancora Vecino-Rovella. Il francese, era una giustificazione, aveva saltato due allenamenti la scorsa settimana, era diventato papà per la seconda volta. Oggi è una scelta tecnica e di mercato. Non è più solo il giocatore a voler partire, anche Tudor avrebbe posto la questione. Sono incompatibili, lo erano già a Marsiglia. La permanenza di Igor costringerebbe la società a vendere Guendouzi, sempre che arrivi un’offerta da 30 milioni. Andare avanti malvolentieri, forzatamente, non conviene a nessuno.
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