La fantasia al potere, accompagnata però dalla convinzione. Luis Alberto prepara un finale convincente: deve chiudere la stagione come l’aveva iniziata, vestendo i panni da leader e trascinatore. Per cominciare, ieri, si è tolto di dosso qualsiasi timore di un forfait per il posticipo con l’Udinese. Regolarmente in gruppo dall’inizio alla fine della seduta. Riscaldamento, attivazione atletica, prove tattiche e partitella conclusiva, quella che invece aveva saltato per precauzione venerdì pomeriggio (era stato sostituito dal Primavera Coulibaly). Lo spagnolo al top non è un optional, ma una necessità: aveva segnato 3 gol nelle prime 9 giornate (contro Napoli, Juventus e Sassuolo), il freno si è azionato da metà ottobre, tanto che il quarto timbro è arrivato solo nella trasferta di Firenze del 26 febbraio, amara per sviluppo e risultato.
Lazio, Luis Alberto chiamato a fare la differenza
Sarri è rimasto con quattro centrocampisti, tra tutti Luis Alberto è chiamato a fare la differenza. Rovella è ai box a causa della pubalgia, salterà l’ottava gara consecutiva, proverà a rientrare sabato a Frosinone così come Patric, fermo per fastidi alla zona pubica. Il recupero dei due lungodegenti non è ancora scontato. Il Mago ha rassicurato sulle sue condizioni, adesso ha bisogno di farlo con le sue prestazioni. Le speranze di rimonta della Lazio passano dallo stato di forma e dalla verve dei suoi calciatori più qualitativi e rappresentativi. La rifinitura di oggi servirà per sciogliere i dubbi sulle scelte per il monday night.
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