L’allenatore ha ricevuto il Premio Prisco come miglior tecnico: «Ora dobbiamo lavorare per confermarci. Questa stagione sia un punto di partenza»
ROMA – «La prossima settimana incontrerò la società, è chiaro che l’ideale sarebbe mantenere i migliori». Oltre ad Arrigo Sacchi, a monopolizzare l’attenzione degli sportivi presenti questa mattina a Chieti per l’edizione 2017 del Premio Prisco è Simone Inzaghi, allenatore della Lazio, a cui è stato tributato il riconoscimento come miglior tecnico. Assenti per impegni di lavoro il primo e perché in ritiro con la sua squadra il secondo, gli altri due premiati: Antonio Percassi (Atalanta) come miglior presidente e Andrea Belotti (Torino) come miglior giocatore. Inzaghi ha comunque elogiato il risultato della sua squadra: «Volevamo salutare ieri i tifosi con un risultato diverso. Ma credo che ci sia la soddisfazione di aver fatto un ottimo campionato. Ricevere questo premio mi riempie di orgoglio e che voglio dividere con il mio staff, con i ragazzi che sono stati straordinari, con i tifosi che sono tornati ad essere più di prima il dodicesimo uomo in campo, e con la società che mi ha dato l’opportunità di mettere in mostra il mio lavoro».
FUTURO – Inzaghi è già proiettato al futuro: «Abbiamo fatto bene, ma sapevo di avere una squadra di bravi giocatori, e grandi uomini. Questo deve essere un punto di partenza e per questo dobbiamo ora lavorare già da domani per confermarci. Con la società ci incontreremo già la prossima settimana e vedremo il da farsi. Chiaro che sarebbe importante tenere in squadra i migliori. Ma sono tranquillo perché con la società c’è un ottimo rapporto».
