Lazio-Inter: ha ragione Allegri, ci sono le categorie

Come ha spiegato Allegri pochi giorni fa, anche nel calcio ci sono le categorie e Luis Alberto, rispetto a tanti altri suoi colleghi, fa un altro sport, proprio come Milinkovic. La sfida dell’Olimpico era appena tornata in equilibrio quando Sarri ha deciso che era arrivato il momento di diminuire la corsa (intensa come mai prima) e aumentare la qualità: fuori Zaccagni e Vecino, che per quasi un’ora avevano retto e risposto con ardore agli assalti nerazzurri, dentro il Mago e Pedro, che hanno schiantato l’Inter con due colpi di alta scuola. Il gol che ha fatto la differenza è stato proprio quello di Luis Alberto, un destro al volo da fuori area che è finito sotto l’incrocio dei pali. Se non inventa segna, se non segna inventa, da anni la Lazio costruisce i suoi successi su questo talento che ha un pessimo carattere ma una classe indiscutibile: o lo prendi com’è, facendo a volte finta di niente, oppure lo perdi. Se lo spagnolo riuscirà a entrare in sintonia con Sarri, dopo quello che ha fatto ieri sera contro l’Inter, non ci saranno limiti per una squadra che il tecnico toscano ha completamente capovolto rispetto alla scorsa stagione costruendo finalmente la partita (quasi) perfetta. 
 
Una vittoria pesante, quella della Lazio, che abbatte subito il volo dell’Inter e aggiunge un posto a tavola per i biancocelesti, che sono riusciti a interpretare il calcio di Mau nel modo migliore. Un tempo di grande intensità e resistenza, simile a quello di Torino contro i granata, dove non si sono dedicati molto alla fase offensiva fino al gol di Felipe Anderson, ispirato da un altro giocatore di un’altra categoria, tanto per tornare al concetto di Allegri. Si tratta di Milinkovic-Savic, che per fortuna di Sarri dopo sette anni gioca ancora nella Lazio perché i grandi club, in Italia e in Europa, continuano a trascurarlo. E ci sorprende soprattutto Allegri, che prima degli altri ha avuto il coraggio in pubblico di fare le differenze tra un giocatore e un altro: Milinkovic, più di qualsiasi centrocampista, non sarebbe servito alla sua Juve, anche se conosciamo la differenza di prezzo? Vabbè, comunque al serbo Simone Inzaghi aveva destinato una sentinella particolare: Gagliardini. Che ha fallito la missione, come il suo tecnico, perché Sergej ha dominato in lungo e in largo la partita fino all’ingresso dell’altra qualità, quella di Luis Alberto e Pedro, un assist e un gol.

Cambi perfetti, quelli di Sarri, che ha interpretato la partita come un dipinto di Van Gogh: un colore dietro l’altro, senza una sfumatura sbagliata. Non ha fatto altrettanto Inzaghi, che evidentemente soffre in modo particolare la Lazio quando torna all’Olimpico: secondo 3-1 biancoceleste di fila, maturato dopo cambi che hanno solo peggiorato l’Inter. In particolare, l’Inter ha pagato la sostituzione di Dumfries, che stava dominando sulla fascia destra e aveva ispirato il pareggio di Lautaro. Darmian, come Gosens dall’altra parte, non hanno garantito spinta e assistenza alle punte e coraggiosa è stata anche la sostituzione di Lukaku (stritolato da Patric e Romagnoli) con Dzeko. Il tentativo di recuperare è completamente fallito, nonostante gli ulteriori ingressi di Cahlanoglu e Correa, e Pedro l’ha chiusa con un gol bello come quello di Luis Alberto. A sorpresa non ha segnato Immobile, sempre stregato da Handanovic, e questo ci fa capire quanto possa ancora salire la Lazio nel momento in cui Ciro riprenderà la sua media-gol. Inzaghi, invece, dovrà preoccuparsi di restituire a Lukaku una condizione fisica perlomeno decente, in modo da farlo rientrare nel gruppo dei giocatori di un’altra categoria. Ora non lo è e si vede.

Show Lazio all'Olimpico: Anderson, Luis Alberto e Pedro stendono l'Inter

Guarda la gallery

Show Lazio all’Olimpico: Anderson, Luis Alberto e Pedro stendono l’Inter

"Inzaghi, spiaze": social scatenati dopo Lazio-Inter

Guarda la gallery

“Inzaghi, spiaze”: social scatenati dopo Lazio-Inter

Iscriviti al Fantacampionato del Corriere dello Sport: Mister Calcio CUP

Precedente Dybala toglie la maschera: “Roma e Juve, divertiamoci" Successivo Svalutation Cristiano Ronaldo