Lazio, il rinnovo di Sarri avvia la rivoluzione verde

Prima di Natale il tecnico prolungherà fino al 2025. Tra gennaio, e soprattutto giugno, verrà rinnovata la rosa più vecchia della A. Botheim, Lasagna, Casale e Angileri i nomi caldi

Il countdown è iniziato. A giorni, sicuramente prima di Natale, arriverà la firma di Maurizio Sarri al prolungamento del suo contratto. La scadenza sarà portata dal 2023 al 2025, con un ingaggio che resterà sostanzialmente invariato nella parte fissa (circa 3 milioni di euro l’anno), ma che avrà rispetto a quello originario ulteriori bonus che – se matureranno – faranno sensibilmente lievitare la cifra. Confermata anche la presenza di una clausola che consente all’allenatore di liberarsi in caso di chiamata di un top club (la clausola vale solo per squadre straniere). Il contratto è pronto, è stato inviato agli avvocati di Sarri che lo stanno esaminando. Una volta terminata questa fase l’allenatore metterà la sua firma e restituirà il contratto a Lotito. Questione di giorni come si diceva. Prima di Natale è atteso l’annuncio.

La rivoluzione

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Ma cosa significa questa mossa per la Lazio? Che la società, nonostante gli alti e bassi vissuti finora dalla squadra biancoceleste, ha deciso di legare il suo futuro a lungo termine al tecnico toscano. Sarà lui il perno su cui verrà costruita la Lazio negli anni a venire. Una vera e propria rivoluzione che avrà come passaggio necessario il profondo rinnovamento della rosa. Sarà realizzato attraverso il mercato, seguendo un orientamento ben preciso, quello di puntare sui giovani. Lo ha annunciato lo stesso tecnico in una recente conferenza stampa. Una esigenza che nasce dalla constatazione che la Lazio ha la rosa dall’età media più alta della Serie A, una realtà che mal si concilia col tipo di calcio che vuole Sarri, basato sulla corsa, l’intensità, il grande dispendio di energie. Il tecnico ha già dato delle indicazioni di massima ai suoi dirigenti sui calciatori che gi servono per portare avanti questo cambiamento. La società è al lavoro per provare ad anticipare qualche mossa nell’imminente mercato invernale. La vera rivoluzione ci sarà in ogni caso la prossima estate.

Botheim e gli altri

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A gennaio potrebbero però esserci già alcuni movimenti interessanti. La Lazio cerca un nuovo vice Immobile (Muriqi sarà ceduto in prestito, molto probabilmente in Turchia) e un terzino sinistro. Per la prima casella il favorito resta il norvegese Botheim del Bodo Glimt, protagonista del recente doppio confronto con la Roma in Conference League, con tre gol segnati ai giallorossi. Ha un costo contenuto (sui 6-7 milioni) anche perché ha il contratto in scadenza a dicembre 2022. Il suo acquisto potrebbe però anche essere posticipato alla prossima estate e nel frattempo la falla del vice-Immobile sarebbe coperta da Kevin Lasagna che può arrivare in prestito dal Verona. Con la società veneta si sta discutendo pure del difensore Casale, che piace parecchio dalle parti di Formello. Il suo eventuale acquisto dovrebbe tuttavia perfezionarsi alla fine del campionato e non nelle prossime settimane. Un nome tornato d’attualità per la difesa è anche quello dello juventino Rugani, che Sarri conosce bene per averlo avuto a Empoli e in bianconero. Come terzino sinistro, invece, il nome caldo resta quello dell’argentino Angileri del River Plate (prezzo che si aggira sui 5-6 milioni di euro). Un altro ruolo che va rivisto è quello del portiere. Strakosha e Reina sono entrambi in scadenza (per lo spagnolo c’è il rinnovo automatico in caso di qualificazione ad una coppa europea) e va quindi cercato un nuovo titolare. Il sogno Kepa resta difficile per via dell’ingaggio proibitivo, molto più concrete le piste italiane che portano a Cragno e a Meret.

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