Lazio, il gioco delle mezzali: solo Milinkovic non si tocca

ROMA – Il gioco delle mezzali, guai ad avere cali. Una sola regola: il posto non è assicurato, può essere sfilato. Si riparte dalla trasferta di Lecce, il 4 gennaio il primo impegno del 2023. Milinkovic, gestito e riverito durante la sosta (per i fastidi alla caviglia), si riprenderà la titolarità se riuscirà a confermare i progressi fisici. Non sembrano esserci dubbi. Ha aumentato gradualmente il minutaggio nelle tre amichevoli tra Turchia e Spagna: dal totale riposo con il Galatasaray all’intero tempo con l’Almería, passando per la mezz’oretta contro l’Hatayspor. Gli altri, con il Sergente a mezzo servizio, hanno ricevuto più spazio nei test per provare a convincere Sarri in vista della seconda parte di stagione.

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Cambi

Non esistono gerarchie fisse, Milinkovic a parte. Tra ottobre e novembre c’è stato un continuo passaggio di consegne. Soltanto due volte nelle ultime cinque partite di campionato (contro Salernitana e Roma) si è visto lo stesso terzetto in mediana: Luis Alberto, Cataldi e Vecino. Una scelta dettata più che altro dalla voglia di risparmiare il serbo per il derby (era in diffida), diventata poi un boomerang visto il cartellino giallo rimediato nel corso della ripresa. Sarri, a Bergamo, aveva optato per Milinkovic e Vecino ai lati di Cataldi. Scavallata la sfida con la Roma, il tecnico ha puntato su Vecino, Marcos Antonio con il Monza, poi su Milinkovic, Cataldi e Basic a Torino con la Juventus. Rotazioni dettate da squalifiche, stato di forma, fatiche accumulate e caratteristiche degli avversari. 

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Uomini

Gli allenamenti svolti a dicembre sono serviti per ricondizionare la rosa, da oggi scatterà la preparazione-tipo a una gara ufficiale. Parte la corsa alla maglia. Il discorso vale per la formazione allargata, in particolar modo per il centrocampo. Cataldi mantiene la pole su Marcos Antonio, il ragazzo cresciuto nel vivaio di casa ha giocato dall’inizio 12 volte su 14 quando è stato a disposizione (era squalificato con il Verona). Più mutevoli le preferenze per gli interni, spesso decisivi da subentranti. È il caso soprattutto di Luis Alberto, 3 gol in Serie A, tutti siglati da calciatore sganciato dalla panchina (Inter, Verona e Fiorentina). Vicino al nome del Mago rimane un grosso punto interrogativo: tra voci di mercato e rapporto freddo con l’allenatore, andrà decifrato il suo atteggiamento da gennaio, dovrà accettare le inevitabili panchine e sostituzioni. 

Spazio

Lo spagnolo è stato impiegato da titolare in 2 occasioni nelle ultime 7 giornate, nonostante i malumori proverà a recuperare terreno su Vecino, arrivato in estate e utilizzato maggiormente da Sarri (9 dall’inizio finora per l’uruguaiano). Basic è l’opzione alternativa, al momento in ritardo rispetto ai compagni di reparto. È l’unico a non aver ancora segnato, è riuscito a incidere nel turno infrasettimanale con il Monza: uno-due con Felipe Anderson e cross immediato per Pedro, da lì il tap-in vincente del baby Moro. Quattro calciatori per due posizioni, tre per una con Milinkovic in forma. Il gioco delle mezzali riparte da Lecce: rischia di perdere (il posto) il primo che fa un passo indietro.

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