Lazio, idea Bornauw per la difesa. Ma servono 25 milioni

Occhi puntati sul 21enne belga che è già una colonna del Colonia. Futuro assicurato, anche se a Inzaghi servirebbe di più un mancino

Solo un’idea, fra l’altro di difficile realizzazione. La Lazio ha messo gli occhi su Sebastiaan Bornauw, 21enne (classe 1999) belga in forza al Colonia. Prelevato dall’Anderlecht un anno fa per soli 6 milioni di euro, il belga è diventato già un punto fermo della difesa del club tedesco. Tanto che nei giorni scorsi è stato ammesso, insieme ai veterani Jonas Hector (capitano), Marco Höger e Timo Horn nella cerchia dei giocatori che devono fare da tramite fra società, allenatore e spogliatoio. Proprio questo però è il problema per la Lazio: il Colonia punta con decisione su di lui, non ha intenzione di cederlo, se non per un’offerta fuori mercato. Servono più di 25 milioni di euro.

RITRATTO

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Oltre alle resistenze del Colonia a cedere, però, ci sono anche altre considerazioni da fare: alla Lazio servirebbe un centrale di sinistra da schierare nella difesa a 3 tanto cara a Inzaghi, meglio se mancino. Bornauw è invece abituato a giocare sul centro-destra in una difesa a 4 (ha anche fatto l’esterno). Non solo: per quanto sia forte sia di testa (è alto 191 centimetri e nell’ultima Bundesliga ha segnato 6 gol) e nei contrasti, deve migliorare con il pallone fra i piedi, fondamentale che è invece considerato imprescindibile da Inzaghi. Quel che è certo è che Bornauw è destinato a crescere, e che investire su di lui sarebbe sicuramente un buon affare. In passato è stato capitano sia delle giovanili dell’Anderlecht sia delle varie nazionali juniores del Belgio. “Mi piace assumermi responsabilità in campo – ha spiegato -. Al momento non penso alla cessione, potrei rimanere a Colonia per tutta la carriera se il club mi desse tutto quel che cerco. Però ovvio, se in futuro arrivasse un’offerta di una squadra superiore e io mi ritenessi pronto…”.

LA VITA

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Nato a Wemmel, in Belgio, ma per seguire il padre, che si doveva trasferire spesso per motivi di lavoro, ha vissuto un po’ ovunque: “Per due anni siamo stati a Parigi, lì ho imparato il francese, anche se a casa parlavamo olandese. Poi ci siamo trasferiti a Casablanca, in Marocco. Lì ho cominciato a giocare a calcio, è stato quasi comico. L’allenatore del Wydad lanciò la palla in aria e mi disse di far quel che volevo”. Poi però è entrato nel settore giovanile dell’Anderlecht e da lì ha cominciato la scalata. In patria lo paragonano spesso a Van Buyten, che curiosamente è anche il suo procuratore. Tare è affascinato dalle qualità di Bornauw, anche perché, seppur giovanissimo, al suo primo anno in Bundesliga ha fatto bene dimostrando grande personalità. Quella di portarlo alla Lazio è solo un’idea, forse una speranza. Realizzarla però non sarà semplice.

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