Lazio, ecco Luka Romero: alla scoperta del baby da record

ROMA – Dunque: Luka Romero è soprannominato il ‘mini Messi’. Un’etichetta pesante come un macigno che dribbliamo subito. Luka Romero è più un ragazzo prodigio, che a 16 anni è pronto a spiccare il volo con la maglia della Lazio. Colpo chiuso dal ds Igli Tare, lesto a far firmare un contratto di 3 anni al fantasista inseguito da mezza Europa. Arriva dal Maiorca. Visite e ritiro ad Auronzo di Cadore.

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Luka Romero, un talento pronto a spiccare il volo

Luka, nato in Messico ma con passaporto argentino e spagnolo, viene considerato uno dei 2004 più promettenti in circolazione. La Lazio ha chiuso l’operazione con Fili Ramadani, agente anche di Sarri. Il 16enne si è liberato dal Maiorca: avevano provato a trattenerlo, ma niente da fare. I biancocelesti hanno battuto la concorrenza di Milan, Juve, Valencia e Borussia Dortmund. Agli spagnoli, che lo hanno perso gratis, verrà riconosciuto solo un premio di formazione. Il 24 giugno del 2020, contro il Real Madrid, ha esordito in Liga. Un record: a 15 anni e 255 giorni diventa così il giocatore più giovane a giocare una partita del massimo campionato spagnolo. Nelle giovanili ha sempre fatto faville: 230 gol in 108 partite. Mancino, brevilineo, tanta classe e velocità. Da qui nasce il paragone con la ‘Pulce’ Messi. Romero, dopo le visite mediche, raggiungerà il ritiro di Auronzo di Cadore e si metterà a disposizione di Sarri. Il piano della Lazio è chiaro: lui e Raul Moro sono le giovani ali per il 4-3-3. Dovranno crescere e valorizzarsi senza pressione.

L’etichetta del ‘nuovo Messi’ che non piace al padre

Da dove nasce un paragone così pesante per Luka Romero? Sicuramente dalle capacità tecniche, le caratteristiche fisiche e non solo. Nel 2017, su una spiaggia di Ibiza (dove Luka viveva con la sua famiglia), gioca in compagnia dell’ex star del Barcellona, Dani Alves. Che ne rimane subito colpito, tanto da dire ai fan che gli chiedono foto: “Fotografate lui, non me. É il nuovo Messi”. Ma guai a dirlo al padre, ex calciatore, che segue il suo baby talento ovunque: “Non mi piacciono i paragoni con Messi. E dico che mettono una pressione enorme su un ragazzo giovanissimo”. 

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