Lazio, è un tris da sogno Genoa k.o. e terzo posto

Una Lazio sempre più bella si impone sul Genoa per 3-1 e affianca Atalanta e Milan al terzo posto, in attesa del derby di questa sera. Felipe Anderson, Biglia su rigore e Wallace fissano il quinto successo casalingo della squadra di Inzaghi, giunta all’ottava gara utile di fila. Il pareggio di Ocampos in avvio di ripresa dà solo la passeggera speranza al Genoa di poter tenere il confronto con una Lazio, mostratasi superiore soprattutto per la incisività della manovra offensiva.

I festeggiamenti dopo il gol di Felipe Anderson. Getty Images

I festeggiamenti dopo il gol di Felipe Anderson. Getty Images

SBLOCCA ANDERSON — Inzaghi ripristina il 4-3-3 e schiera Strakosha al posto dell’infortunato Marchetti. Recupera all’ultimo Radu, reduce da attacco influenzale. Duecentesima gara in A per il difensore romeno. Juric conferma la formazione che ha pareggiato contro l’Udinese. La Lazio schioda subito l’equilibrio della gara. All’11’ si infila nell’angolo alla sinistra di Perin un tocco delizioso di Felipe Anderson dalla distanza, su pallone deviato da Rigoni in fase di disimpegno. La squadra di Juric ricompatta la manovra e si muove a tutto campo. Ma al 21’ la Lazio potrebbe raddoppiare: Immobile viene bloccato per due volte in area. Al 31’ ancora una doppia chance per la squadra di Inzaghi: Burdisso salva a porta vuota su incornata di Immobile e poi Milinkovic si fa ipnotizzare da Perin. La formazione di Juric continua a macinare gioco, sfoderando un buon pressing in mediana, ma non riesce a impensierire Strakosha. Finale di tempo con la Lazio molto briosa in avanti. Ancora Immobile in evidenza. Il Genoa si affaccia al tiro al 45’ con una punizione di Veloso neutralizzata da Strakosha.

DIFFERENZA IN ATTACCO — Dopo l’intervallo Juric inserisce Ninkovic al posto di Rigoni per dare più spessore in attacco. Al 7’ gran incursione di Ocampos che taglia la difesa laziale, superando Wallace, per andare a infilare Strakosha. Secondo gol di fila per l’argentino. Riparte la Lazio. Keita reclama per un atterramento in area da parte di Izzo. Non ha dubbi invece Di Bello nell’indicare il dischetto dopo un intervento in scivolata di Laxalt su Anderson. Al 13’, su rigore di Biglia, la Lazio torna in vantaggio. Juric avvicenda Pavoletti con Giovanni Pablo Simeone, figlio di Diego, pilastro dell’ultimo scudetto laziale, quello del 2000. Al 19’ bolide di Parolo che timbra il palo. La squadra di Inzaghi si esalta in avanti. Ed il terzo gol arriva al 20’ con Wallace che si incunea nella retroguardia ligure e batte Perin. Primo gol in A per il difensore brasiliano. Inzaghi sostituisce prima Milinkovic con Cataldi e poi Keita con Patric. La Lazio governa la partita anche se il Genoa si sbraccia per riaprire il risultato. C’è spazio per l’ex Pandev, l’ultima carta che si gioca Juric. Strakosha sventa su Ninkovic. Murgia rileva Biglia. Al 45’ liguri in dieci: espulso Orban per un colpo proibito ai danni di Immobile falloso. La squadra di Inzaghi è in guardia sino all’ultimo e festeggia tre punti che alimentano nuove ambizioni.
Dal Network, Inzaghi: “Champions? Siamo in continua crescita…

 Nicola Berardino 

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