Lazio, debacle contro il Genoa: 4-1 e difesa horror

Prima sconfitta del precampionato per i biancocelesti. A segno il solito Immobile, troppi errori dietro: c’è ancora tanto da lavorare per Sarri

La Lazio va a picco nel test contro il Genoa, che si impone per 4-1. Nel secondo giorno del ritiro tedesco di Grassau, la squadra di Sarri sembra la brutta copia di quella intravista nei quattro test di Auronzo. Una tripletta di Coda, poi rifinita dal rigore trasformato da Gudmundsson, sottolinea i problemi della difesa biancoceleste, il reparto più rinnovato. Ma è tutta la squadra a mostrarsi priva della giusta condizione e lucidità. Così, dinanzi a un avversario molto determinato, la Lazio sbanda e non riesce a rimettere in corsa una partita già in salita dalla partenza.

DIFESA IN TILT

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Al via Sarri distribuisce il suo 4-3-3 con Maximiano tra i pali, mentre Lazzari, Casale, Romagnoli e Hysaj vanno a comporre la linea arretrata, centrocampo con Milinkovic, Cataldi e Basic, tridente con Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni. Blessin fissa il 4-2-3-1 al fischio d’inizio con Semper in porta, difesa con Hefti, Bani, Dragusin e Pajac, linea mediana con Frendrup e Badelj, trequarti con Portanova, Ekuban e Gudmundsson, con Coda terminale offensivo. Assetto che però in fase di copertura si modella sul 4-4-2 spostando in avanti Ekuban. Genoa subito pericoloso proprio con Ekuban: tiro deviato in angolo. E al 5’ i rossobù si portano in vantaggio, Coda è abile a farsi spazio in area e a infilare Maximiano con un diagonale, sfuggendo alla guardia dei difensori laziali. La formazione di Sarri fatica a impostare la manovra. Al 14’ la Lazio coglie il varco giusto per andare a pareggiare: su lancio di Milinkovic, incursione di Immobile che scivola in area ma riesce ugualmente a colpire il pallone per infilare Semper. Genoa molto intraprendente e al 18’ torna in vantaggio mettendo a nudo altri disagi difensivi della Lazio. Coda realizza la sua doppietta insaccando su un traversone dalla destra di Ekuban. La squadra di Sarri guadagna metri ma non riesce a incidere. Qualche lampo dalle combinazioni tra Milinkovic e Felipe Anderson. Genoa vicino al gol con Dragusin. La formazione di Blessin è molto accorta sul piano tattico e sempre pronta a rilanciarsi in avanti.

SUPREMAZIA GENOANA

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Dopo l’intervallo, Sarri inserisce Luis Alberto, Cancellieri, Marcos Antonio, Radu, Kamenovic, Gila, Kiyine, Luka Romero e Marusic. Restano così in campo solo Maximiano e Zaccagni. Nella Lazio si accentuano le difficoltà espresse nel primo tempo. E il Genoa può andare a triplicare. Ancora a segno Coda, che al 6’ timbra il suo tris personale con un tiro dalla distanza che passa tar le gambe di Kamenovic e beffa Maximiano. Due minuti dopo c’è ancora Coda in agguato in area sul pallone che Kamenovic colpisce di mano in scivolata. Rigore che viene trasformato da Gudmundsson e il Genoa va sul 4-1. Adamonis e Raul Moro danno il cambio a Maximiano e Zaccagni. A metà tempo poi Bertini rileva Kiyine. Anche Blessin avvia le sostituzioni: in campo anche l’attaccante turco Yalcin, arrivato dal Besiktas. Ma il Genoa non perde tono. La Lazio invece va a sprazzi: troppo poco per mettere in discussione il risultato. Anzi, ci pensa Adamonis a sventare gli ultimi assalti del Genoa.

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