Lazio-Bruges 2-2, Immobile e Correa segnano in una notte storica

ROMA – Una notte storica, sofferta, da sogno, da urlo. Vent’anni dopo la Lazio torna a giocare gli ottavi di Champions. Lo farà grazie al sofferto 2-2 conquistato all’Olimpico contro il Bruges. Una partita che i biancocelesti hanno dominato per lunghi tratti e che hanno complicato solo nel finale con una clamorosa traversa colpita dagli ospiti al 93’. Poco importa perché al triplice fischio Inzaghi può esultare insieme alla sua squadra: nel 1999 e nel 2000 l’attuale tecnico era in campo, oggi la qualificazione se la gode dalla panchina. E’ festa anche per Immobile – ancora in gol per la nona partita consecutiva (superato il record di Fulvio Bernardini che durava da quasi cento anni) – e Correa, protagonisti delle reti qualificazione.

Nel segno di Ciro   

La partita è piuttosto equilibrata nella prima fase. La Lazio gestisce senza rischiare dietro, il Bruges prova a tenere testa senza arretrare troppo. La prima occasione ce l’ha Milinkovic di testa al 5’ ma la sua conclusione è troppo debole per impensierire Mignolet. Gli ospiti sono molto aggressivi e il giallo a Sobol dopo pochi istanti ne è la conferma. L’equilibrio viene rotto al 12’ grazie ad una grande invenzione di Correa che prima con un velo manda in tilt la difesa belga, e poi finalizza dopo la corta respinta di Mignolet su tiro di Luis Alberto. L’attaccante argentino sfiora il bis pochi istanti dopo il vantaggio ma la sua conclusione non trova la fortuna sperata. La chance sprecata per il raddoppio viene pagata a caro prezzo dai biancocelesti che tre minuti dopo l’1-0 subiscono il pari del Bruges nell’unica conclusione verso lo specchio della squadra belga: Lang dal limite scarica un bolide verso Reina che riesce a deviare come può, sulla ribattuta è Vormer il più lesto ad insaccare. Il Bruges prende coraggio e con de Ketelaere sfiora il vantaggio con un tiro a lato di un soffio. La Lazio è in difficoltà nell’arginare la manovra ospite ma fare un grande regalo a Inzaghi ci pensa al 27’ Mata: il difensore entra in modo irruento su Immobile affondandolo in piena area belga. Rigore sacrosanto e dal dischetto Ciro infila il quarto centro in Champions (il terzo su rigore). Prima della fine del primo tempo (giocato sotto una pioggia torrenziale) c’è un’altra buona notizia per i padroni di casa: il già ammonito Sobol atterra Lazzari a metà campo. E’ rosso. Lazio negli spogliatoi avanti di un gol e di un giocatore.

Lazio, ecco gli ottavi! Correa-Immobile, 2-2 con il Bruges

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Lazio, ecco gli ottavi! Correa-Immobile, 2-2 con il Bruges

Lazio, quanta sofferenza nel finale!

Nella ripresa Inzaghi leva Hoedt per inserire Radu. La Lazio gioca meglio, ha più energie ma pecca al momento di concludere. Prima Correa e poi Marusic sprecano due buone occasioni per il tris. Anche Milinkovic tenta dalla distanza senza fortuna. Il Bruges è alle corde e cerca di mettere qualche brivido a Reina su punizione senza riuscirci. L’ultima mezz’ora vede i biancocelesti controllare senza problemi il vantaggio d’oro. Immobile spreca un altro paio di occasioni in ripartenza. Inzaghi al 75’ inserisce Caicedo, Akpa Akpro ed Escalante togliendo lo stesso Ciro, Luis Alberto e Lucas Leiva. Una scelta rischiosa alla luce del pari del Bruges arrivato pochi istanti dopo: dalla destra è Vormer a crossare un pallone perfetto per la testa di Vanaken che infila Reina con una conclusione potente ed angolata. Lo spartito della gara cambia improvvisamente. Adesso è il Bruges a riversarsi in attacco in cerca del gol qualificazione. La Lazio balla in difesa e in contropiede non riesce a pungere come dovrebbe. Gli ultimi minuti si giocano in apnea e all’ultimo assalto è il Bruges a sfiorare il clamoroso sorpasso con de Ketelaere che con un sinistro potentissimo colpisce in pieno la traversa interna. Sarebbe stata una beffa atroce. Il risultato, invece, non si sblocca più. Il 2-2 finale permette alla Lazio di festeggiare una qualificazione storica. Erano vent’anni che il popolo biancoceleste aspettava questo momento: gli ottavi di Champions League sono realtà. Il secondo posto nel girone alle spalle del Dortmund – vincente per 2-1 contro lo Zenit – non permette ad Inzaghi di dormire sonni tranquilli in ottica sorteggio. Ma poco importa stasera: la Lazio in quell’urna ci sarà. Ed è un’emozione che da queste parti mancava da tanto, troppo tempo.

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