Lazio, avanza Sarri: c'è l'apertura. Ecco cosa manca 

ROMA – Nuvole di fumo. Trattativa caldissima e sigarette virali sui social del popolo della Lazio. Sarri è la prima scelta di Lotito, non solo una tentazione. Colloqui approfonditi e contatti avviati venerdì sera attraverso il vertice organizzato a Formello con Fali Ramadani. L’agente albanese-macedone ieri era in riunione con l’ex tecnico di Juve, Chelsea e Napoli. Ha illustrato le possibilità di mercato prospettate dal ds Tare, l’offerta economica relativa al contratto, forse biennale. C’è un’apertura del Comandante, mancano l’intesa e le certezze, ma forse non è più un sogno immaginarlo a Formello con la tuta biancoceleste. Ha parlato anche al telefono con il presidente della Lazio. Sarebbe la risposta più convincente dopo il divorzio da Inzaghi e l’arrivo di Mourinho alla Roma. Sarri peraltro era stato trattato a lungo dal club giallorosso durante l’agonia tecnica di Fonseca. Per Lotito, spesso deriso e contestato, sarebbe un motivo d’orgoglio e di vanto ingaggiarlo, legandosi per la prima volta in 17 anni di gestione a un tecnico superiore al livello raggiunto dalla Lazio. Per questo motivo a Villa San Sebastiano è stato ordinato il silenzio dopo il pasticcio legato al portoghese Villas-Boas, proposto e annunciato ieri mattina in arrivo a Roma per un blitz di poche ore. Il volo privato del portoghese, che doveva atterrare a Ciampino alle 13, è stato cancellato dopo le smentite già circolate nella serata di sabato. Eppure l’ex vice di Mourinho al Porto, al Chelsea e all’Inter era entrato davvero nel circuito dei candidati presi in considerazione a Formello.

Sarri-Lazio, gli ostacoli da superare 

Cinque o sei nomi sul tavolo, ma è chiaro che Sarri spazzerebbe il casting in un attimo e spiega perché, insolitamente, Lotito già sabato aveva fatto capire di voler ridurre i tempi di attesa per un nuovo allenatore a una sola settimana. Punta l’ex campione d’Italia, legato alla Juve da un contratto che prevede una clausola liberatoria da 2,5 milioni di euro in scadenza oggi (31 maggio) in assenza di rinnovo al 2022 con i bianconeri. Ci sono dei rischi legati alla fattibilità economica dell’operazione per Sarri e il suo staff, di cui fa parte lo storico vice Giovanni Martusciello, ex tecnico dell’Empoli, ritrovato a Torino e da cui si era separato sposando il progetto di De Laurentiis a Napoli. Lotito può compiere uno sforzo, ma non metterà a rischio i conti e il bilancio della Lazio, è stato chiaro nell’incontro con Ramadani. Può forse migliorare l’offerta che aveva presentato all’inizio di febbraio a Inzaghi: 2,7 milioni più bonus legati ai piazzamenti per un triennale che oscillava tra 7,5 e 11. Simone disse no, Sarri potrebbe accettare o chiederà di più? L’alternativa è un altro anno da disoccupato di lusso, a meno che non spuntino offerte interessanti all’estero: nei giorni scorsi si parlava del Tottenham. In Serie A, se vuole tornare subito sul campo a lavorare, ci sarebbero solo la Lazio e il Sassuolo

Lazio, cercasi allenatore: tutti i nomi in lista

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