Lazio-Acerbi, frattura insanabile. In “soccorso” può arrivare…Inzaghi

Il rapporto tra club, giocatore e tifosi è arrivato a un punto di non ritorno. Il difensore, mai entrato nelle grazie di Sarri, spera di ricevere un’offerta dai nerazzurri che cercano un centrale difensivo

Un’estate complicatissima. L’opposto esatto di quella vissuta un anno fa, quando si laureò campione d’Europa con la Nazionale italiana. Giorni felici, quelli, in cui nessuno avrebbe mai immaginato che nel giro di pochi mesi la situazione si sarebbe completamente capovolta per lui. E invece oggi Francesco Acerbi si ritrova a vivere una realtà da separato in casa nella Lazio, contestato dagli ultrà e messo ai margini della squadra biancoceleste, in attesa di una cessione che è l’unica via d’uscita per lui e per il suo club.

la contestazione

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Ieri mattina ad Auronzo di Cadore c’è stato un nuovo episodio della contestazione da parte degli ultrà nei suoi confronti. Era accaduto pure all’inizio del ritiro precampionato ed è soprattutto successo in tutte le partite giocate dalla Lazio all’Olimpico da dicembre in avanti. La frattura tra lui e la parte più calda del tifo è cominciata nell’ultimo mese del 2021 a causa di un’esultanza polemica del difensore verso la curva nord dopo il gol segnato al Genoa. Acerbi, rivolto verso i tifosi, si portò prima le mani alle orecchie e quindi mise un dito davanti alla bocca. Poi, a fine gara, rilasciò dichiarazioni per nulla accomodanti. Gesti e parole che hanno scatenato l’ira degli ultrà nei suoi confronti. A nulla sono servite le successive scuse del giocatore, la frattura che si è creata è diventata insanabile e non potrà essere ricomposta.

ipotesi inter

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La cessione di Acerbi resta l’unica soluzione possibile. Anche perché, oltre alla diatriba con gli ultrà, c’è anche un rapporto col tecnico Sarri che non è mai decollato. Non dal punto di vista umano (i due si stimano e si rispettano, tanto che ieri Sarri si è esposto in prima persona con i tifosi per bloccare i cori contro il difensore), ma sotto il profilo squisitamente tecnico. Acerbi non è il tipo di difensore ideale del tecnico toscano. Secondo lui tiene la linea difensiva troppo bassa, non ha nelle corde i movimenti classici del calcio sarriano, fatto di aggressività. Per questo, prima ancora di capire se Acerbi potrà essere ceduto o meno, la società ha preso il suo sostituto, Alessio Romagnoli. Anche se dovesse restare alla Lazio, dunque, Acerbi non sarebbe titolare. E non per i problemi che ha con la curva. A risolvere la situazione potrebbe però arrivare l’aiuto di un altro tecnico, quel Simone Inzaghi con cui, invece, Acerbi era un punto fermo non solo della difesa, ma dell’intera Lazio. I due potrebbero infatti tornare a lavorare assieme all’Inter, visto che il club nerazzurro cerca un centrale con cui completare il reparto arretrato. E Acerbi è uno degli obiettivi. Sarebbe la soluzione migliore tanto per il giocatore quanto per la Lazio. Ma dipende dalle scelte dell’Inter.

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