Lazio: 48 ore per chiudere con Sarri. Il piano B si chiama Vitor Pereira

Domani vertice fra il tecnico toscano e Lotito. Intanto colloquio esplorativo fra il d.s. Tare e il portoghese, non si è parlato di contratto e neppure di progetto da sviluppare

Il sì finale è atteso entro le prossime 48 ore, ma intanto la Lazio si cautela e porta avanti pure il piano B, con la speranza però che resti tale. Perché l’obiettivo numero uno a cui affidare la panchina biancoceleste resta Maurizio Sarri.

Il vertice decisivo

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Con l’ex allenatore di Napoli e Juventus la trattativa è arrivata a un passo dal traguardo. C’è ottimismo, ma anche la consapevolezza che fino all’ultimo metro tutto può tornare ancora in discussione. Nei giorni scorsi sono stati frequenti i contatti tra i dirigenti laziali e l’agente del tecnico, Fali Ramadani, per poi arrivare al colloquio diretto tra Sarri e il d.s. biancoceleste Tare. Si è parlato sia di contratto sia di progetto tecnico e mercato. Su quest’ultimo aspetto c’è un’intesa pressoché completa (Sarri chiede cinque acquisti, il club è disposto ad accontentarlo), mentre per quanto riguarda l’ingaggio da assicurare all’allenatore c’è ancora da colmare qualche distanza ed anche stabilire la durata dell’accordo (biennale con opzione per il terzo oppure triennale). Il vertice in programma domani tra Sarri e Lotito servirà proprio a questo. Sarà l’incontro decisivo, perché entrambe le parti non vogliono andare oltre in una trattativa che rischierebbe di diventare estenuante per tutti. Quindi o si trova l’accordo con tanto di firma sui contatti oppure l’affare salta.

Pereira l’alternativa

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Il club romano ha così studiato un piano B: è quello che conduce al tecnico portoghese Vitor Pereira. Tare lo ha incontrato ieri sera a Formello. È stato un colloquio esplorativo, utile per conoscersi e per confrontarsi, ma non si è parlato di contratto e neppure di progetto da sviluppare. E infatti questa mattina Pereira ha lasciato Roma ed ha fatto ritorno in Portogallo. Il suo profilo piace, ma sarà preso in considerazione solo se l’operazione-Sarri dovesse arenarsi. Ed anche in quel caso non è detto che sia lui il prescelto per accomodarsi sulla panchina biancoceleste per la prossima stagione. Perché pure altre candidature alternative resistono, come quelle di Italiano e Gotti. Ma al momento sono tutte in secondo piano, l’opzione-Sarri resta salda al primo posto. In attesa del vertice decisivo con Lotito.

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