Lautaro gol e assist, Correa entra e segna: l’Argentina passa in Bolivia

Qualificazioni a Qatar 2022: la nazionale di Messi, a secco ma positivo, vince in rimonta grazie all’interista e al laziale, subito decisivo

In un’Argentina che fatica a carburare, ci pensa l’inedita coppia “italiana”. A togliere le castagne dal fuoco in Bolivia, consegnando all’Albiceleste la seconda vittoria consecutiva nelle Eliminatorias, è un uno-due confezionato da Lautaro Martinez in versione tuttofare e Joaquin Correa, autore del decisivo 2-1 a 12’ minuti dalla fine. La Seleccion vive una serata a due volti, dall’affanno del primo tempo alla rimonta lanciata dalla grande prestazione dell’attaccante nerazzurro, che firma il momentaneo pareggio (salendo a quota 10 reti in 19 presenze) prima di servire a Correa il pallone del gol vittoria. A dirigere l’orchestra nella ripresa, un ispirato Messi a cui manca la rete solo per i riflessi di Lampe. L’Argentina spezza così un tabù che durava da 15 anni e resta a punteggio pieno dopo due giornate di Eliminatorias.

PARTENZA IN SALITA

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Senza Dybala, persosi entrambe le sfide per una gastroenterite particolarmente fastidiosa ma comunque al seguito della comitiva a La Paz, Scaloni deve rinunciare anche ad Acuna puntando su Palacios, unica novità rispetto all’undici che ha piegato l’Ecuador di misura. L’Hernando Siles è luogo di brutti ricordi, molti anche recenti (a partire dal 6-1 incassato ai tempi di Maradona). Se qui la corazzata albiceleste non è in grado di vincere dal 2005 (con Scaloni in campo) un motivo ci sarà, da qui la decisione insolita dello staff argentino di recarsi nella capitale boliviana con due giorni di anticipo rispetto ala sfida. Ma la mossa ci mette un po’ a produrre effetti. All’inizio i 3.600 metri di La Paz si fanno sentire, con l’Argentina in difficoltà di fronte al ritmo imposto dai padroni di casa. Il trio offensivo Ocampos-Messi-Lautaro ha pochi palloni giocabili e, quando quelli arrivano, è difficile trovare la giusta misura per l’ultimo passaggio. La Verde intanto spinge facendo girare palla con rapidità, ci prova cinque volte nel primo quarto d’ora e al 23’ passa grazie a una zuccata di Marcelo Martins, colpevolmente dimenticato da Martinez Quarta e Otamendi.

LA PULCE ISPIRA, IL TORO DECIDE

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Dura reagire nonostante la buona volontà, tanto che l’Albiceleste non va oltre un timido tentativo di Ocampos e il primo lampo di un Messi che fatica a ingranare. Le cose migliorano sul finire del primo tempo grazie a un accenno di pressione alta e alla qualità dei singoli. Ma per rientrare in partita, riscuotendo il credito con la fortuna contratto al 39’ su un tiro di Paredes spentosi sul palo, ci vuole una fortunata carambola in area boliviana proprio sul filo della sirena: maldestro rinvio della difesa di casa e palla che rimpalla sul Toro prima di rimbalzare all’interno della porta. Al rientro in campo è tutta un’altra Argentina. Baricentro più alto di 15 metri, passaggi corti e azioni in verticale che accendono Messi e alzano il ritmo. La Seleccion quindi ci prova con Tagliafico e Otamendi, sbagliando di poco, poi con Messi e Lautaro (due volte), trovando Lampe sempre attento. Il numero uno boliviano però non può nulla al 78’ su una combinazione tra la Pulce (che ispira), il Toro (che suggerisce) e il nuovo entrato Correa, che firma il gol vittoria con freddezza. E’ il giusto finale dopo 45’ martellanti in cui la Seleccion costruisce una sudata vittoria nel segno del Toro, assoluto protagonista, e della Pulce, per una società che inizia a deliziare i tifosi argentini.

ECUADOR-URUGUAY 4-2

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Brutta sconfitta per l’Uruguay in Ecuador. E non possono bastare le recriminazioni per i due gol annullati alla nazionale di Tabarez. Mena Delgado sblocca al 14′ con una conclusione di sinistro che sorprende Campana. Il pari di Suarez è annullato per fuorigioco, poi sul finire di primo tempo raddoppia Estrada Martinez, favorito da un intervento imperfetto di Godin. A inizio ripresa la Var toglie giustamente un altro gol all’Uruguay, prima del tris ancora di Estrada Martinez, bravo a finalizzare una giocata di Valencia. L’Ecuador dilaga con Plata e i due rigori di Suarez (82′ e 95′) servono solo per le statistiche.

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