L’Atletico torna all’antico e fa bottino pieno a Pamplona

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L'Atletico torna all'antico e fa bottino pieno a Pamplona
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Vittoria scaccia crisi per i colchoneros, che dopo i due capitomboli consecutivi contro Real Sociedad e Real Madrid, sbancano per 3-0 l’El Sadar di Pamplona. Decisivo il ritorno allo schema che prevede i due mediani Gabi e Tiago

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Vittoria scaccia crisi per i colchoneros, che dopo i due capitomboli consecutivi contro Real Sociedad e Real Madrid, sbancano per 3-0 l’El Sadar di Pamplona. Decisivo il ritorno allo schema che prevede i due mediani Gabi e Tiago

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PAMPLONA (SPAGNA) – Torna all’antico e ritrova prontamente il successo l’Atletico Madrid, che metabolizzate le due sconfitte consecutive con Real Sociedad e Real Madrid, si ripresenta all’El Sadar con la ricostituita coppia tutta sostanza di centrocampo, formata da Gabi e Tiago e fa sua l’intera posta in gioco. Dopo aver siglato due reti ravvicinate con Godin e Gameiro, al termine di un primo tempo che si era aperto con un rigore respinto da Oblak al navarro Roberto Torres, i colchoneros sigillano il tris finale, negli ultimi scampoli della ripresa, con il subentrato Carrasco.

RITORNO ALLE ORIGINI – A quattro giorni dalla vittoria sul PSV Eindhoven, che ha sottoscritto la conquista del primo posto matematico in un Gruppo D di Champions League condiviso con il Bayern Monaco di Ancelotti, l’Atletico Madrid riappare a Pamplona con il più tradizionale 4-4-2, con Koke, che dopo settimane di animate polemiche sui media iberici, riprende la sua posizione di partenza sulla fascia, per far spazio all’affiatata coppia Gabi, Tiago nella zona nevralgica del campo. Scelta che costa la contemporanea esclusione dei talentuosi Yannick Carrasco e Saul, entrambe esclusi a favore di Correa, che occupa il quarto posto a disposizione sulla mediana. Davanti, Simeone scommette tutto sull’attacco Made in France formato da Griezmann e Gameiro. Il tecnico locale, Joaquin Caparros, che da due settimane ha sostituito il predecessore Enrique Martin, debutta nella tana navarra rispondendo con uno speculare 4-4-2, al servizio delle due punte Oriol Riera e Kodro.

PROVA D’AUTORITÀ – Nonostante lo schema più collaudato, l’Atletico rischia di ritrovarsi sotto dopo appena una decina di minuti, quando Gimenez atterra in area proprio Oriol Rieira, provocando il quarto rigore fischiato contro i colchonero nelle ultime tre partite. A risolvere tutto, però, ci pensa la saracinesca Oblak, che neutralizza l’esecuzione calciata da Roberto Torres. Scampato il pericolo, i madrileni si gettano in avanti e, dopo aver sfiorato un paio di volte il vantaggio con l’onnipresente Gimenez e con Correa, trovano l’anelato gol del vantaggio, al 36’, con Godin, pescato in area da un perfetto centro di Koke. Appena un minuto e arriva anche il raddoppio di Gameiro, imbeccato in verticale dal positivo Correa. Nella ripresa, dopo aver richiesto a gran voce un rigore piuttosto evidente per un fallo di mano nei pressi della linea di Oier, i ragazzi del Cholo trovano il tris, proprio sul finale, grazie a un contropiede finalizzato dal subentrato Carrasco. Atletico nuovamente al quarto posto, in zona Champions League, a nove lunghezze dalla capoclassifica Real.

@andydepauli

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