L'Atalanta è tornata: Hojlund reiscrive la Dea alla corsa Champions

Dopo cinque settimane, l’Atalanta ha ricominciato a vincere. E a convincere, reiscrivendosi alla corsa per un posto in Champions League. La Dea ha ribaltato l’Empoli grazie a un gigantesco de Roon e all’implacabile Hojlund, pagato 17 milioni e il cui valore, oggi, è quantomeno quadruplicato. Passata inopinatamente in svantaggio al termine di un primo tempo dominato in lungo e in largo, scandito da undici calci d’angolo e una serie di occasioni sprecate, nella ripresa la squadra di Gasperini ha cambiato passo, sospinta dalla carica del suo pubblico. Il gol di de Roon, il primo dopo tre partite di digiuno della squadra, ha scatenato l’arrembaggio, culminato con il guizzo di Hojlund, mandato in campo da Gasperini al momento giusto assieme a Boga e a Lookman. L’allenatore ha azzeccato tutti i cambi, a cominciare dal ventenne cresciuto nel Copenaghen che ha disarticolato la difesa di Zanetti con la sua furia agonistica.

Hojlund decisivo nel finale: l'Atalanta fa festa, Empoli ko

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Hojlund decisivo nel finale: l’Atalanta fa festa, Empoli ko

Ma tutta l’Atalanta è tornata a fare l’Atalanta, dopo le tre sconfitte (Lecce, Milan, Napoli) e il pareggio (Udinese) inanellati nelle ultime quattro partite, successive alla spettacolare vittoria sulla Lazio conquistata all’Olimpico l’11 febbraio. Muriel e Zapata sono tornati a giocare insieme dal primo minuto a distanza di sette mesi: non hanno segnato, ma hanno disputato un’ottima prova. La panchina lunga ha consentito a Gasperini di inserire le energie fresche necessarie per avere ragione di un avversario orgoglioso e tignoso, piegato dal colpo di testa di de Roon, autentico totem nerazzurro e di Hojlund. In settimana Steve Pagliuca aveva raccontato alla Cbs Sport. “L’estate scorsa sono andato a Graz, in Austria, dove Rasmus giocava con lo Sturm, per convincerlo a firmare. Assieme a me, Luca Percassi e Lee Congerton. Mamma Hojlund ci ha raccontato di essere stata un’ottima calciatrice, di avere giocato a Nashville, nel New Hampshire, di essere tifosa dei Boston Celtics. Per cui, come parte dell’accordo con Rasmus, le abbiamo offerto di assistere a una partita dei Celtics a bordo campo al termine della stagione…”. Pur di ingaggiare Hojlund, Il viaggio del copresidente atalantino fra Boston e Graz via Bergamo, è stato di 14 mila chilometri, fra andata e ritorno. Decisamente, ne valeva la pena. Lo conferma il sorriso di Luca Percassi che, assieme a Lee Congerton, ha piazzato un altro colpo magistrale sul mercato internazionale (fa il paio con Lookman: 12 reti al primo anno in A). E adesso, come dice Gasperini, l’Atalanta ha undici partite per rituffarsi nella bagarre Champions. Il bello deve ancora venire.

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