L’Atalanta spinge, ma non basta: lo 0-0 finale fa felice il Bologna

Nessun gol a Bergamo dove sono tornati i tifosi un anno e mezzo dopo. Muriel e Ilicic non sfondano, gli emiliani prendono un punto meritato

Dal nostro inviato Marco Guidi

28 agosto – Bergamo

Il miglior attacco degli ultimi due campionati contro la difesa che per 41 gare di fila, a cavallo tra il 2019-20 e il 2020-21, prese sempre gol, stabilendo un record in Serie A? Non può che finire 0-0. L’Atalanta non va oltre il pareggio in casa contro il Bologna, interrompendo una striscia di sette vittorie consecutive interne contro i rossoblù. Il punto fa salire così entrambe le squadre a 4 punti in classifica.

Scelte

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Gian Piero Gasperini sceglie a sorpresa di escludere il nuovo acquisto Demiral in difesa, rilanciando Toloi, al rientro dalla squalifica, così come Freuler in mediana. In attacco gli stessi uomini di Torino, ma con una disposizione diversa: Malinovskyi trequartista alle spalle di Ilicic e Muriel. Pessina solo in panchina, come l’ultimo arrivato Zappacosta. Nel Bologna assenti Soriano e Schouten per squalifica, Mihajlovic schiera il giovane Kingsley dal 1’ a centrocampo, affidandosi a Orsolini, Arnautovic e Sansone davanti. L’ex Barrow è l’escluso eccellente.

Inizio

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L’avvio è frizzante. Al 3’ Orsolini, dopo uno svarione di Djimsiti (buco sul cross di Sansone), sballa la conclusione a colpo sicuro col destro. Errore da matita blu. Subito dopo, la replica nerazzurra, col sinistro di Malinovsky, ben servito da Muriel, che sibila di un soffio a lato sulla sinistra di Skorupski. E all’11’ Ilicic offre una soluzione in fotocopia: Skorupski pare ancora battuto, ma la palla si perde sul fondo. E’ un’Atalanta diversa da quella vista a Torino una settimana fa, soprattutto sul piano del ritmo, anche se manca ancora il brio dei tempi migliori negli ultimi sedici metri. Il Bologna, sette gol subiti nelle prime due uscite ufficiali, tiene sorprendentemente botta dietro, cercando poi di saltare la mediana con il lancio lungo su Arnautovic, cliente scomodo anche per il buon Palomino dell’ultimo periodo. Al 30’ Skorupski è reattivo nel respingere la botta in diagonale di Gosens. Poi il tedesco si prende con Medel, dopo aver subito un brutto fallo dal cileno: cartellino giallo per entrambi.

Ripresa

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Nessun cambio all’intervallo e subito Atalanta alla ricerca del vantaggio: al 4’ Muriel chiude troppo il destro sul primo palo. Più passano i minuti e più il Bologna si chiude nel suo guscio, consentendo ai padroni di casa di aumentare la loro pressione. Gosens al quarto d’ora calcia fuori col sinistro dal limite. Mihajlovic avverte che i suoi hanno bisogno di una scossa e inserisce Vignato per Kingsley, aumentando almeno sulla carta il tasso tecnico della manovra. Gasperini risponde con Pessina al posto di Malinovskyi. Il canovaccio della partita è però ormai tracciato: Atalanta all’arrembaggio e Bologna arroccato a protezione di Skorupski. Proteste nerazzurre al 25’, per un tocco di mani di De Silvestri in area rossoblù che lascia più di qualche dubbio. Il Var Chiffi, però, conferma il non fischio di Orsato. Maehle al 29’ prova la soluzione di potenza: alta. Gasp si gioca tutte le sue carte, gettando nella mischia Piccoli e Miranchuk, al posto di Pasalic e un Muriel sottotono, ben contenuto da un Medel in grande spolvero. Sinisa a 10’ dalla fine vuole tenersi stretto il punto e passa alla difesa a cinque, con l’inserimento di Soumaoro e del redivivo Tomiyasu. Il muro emiliano traballa un paio di volte (brividi sul sinistro a lato di Pessina e sul disimpegno di Skov Olsen che rischia l’autogol in pieno recupero), ma regge l’urto. Finisce 0-0.

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