L’Atalanta non si ferma, il Sassuolo si rialza. Pari per Bologna e Torino

Befana da festeggiare per l’Atalanta e il Sassuolo, che vincono in casa contro Parma (3-0) e Genoa (2-1) e continuano così a restare nelle zone altissime della classifica, mentre finiscono in parità le sfide tra Bologna e Udinese e tra Torino e Genoa.

L’Atalanta non si ferma

Seconda vittoria di fila per l’Atalanta dopo il 5-1 rifilato al Sassuolo. Gasperini si affida Muriel e Ilicic con Pessina trequartista, con Gosens e Hateboer sulle fasce mentre in difesa rientra Toloi. Liverani risponde con Kuritc a sostegno di Inglese e Karamoh, che però già al 10′ va ko per un problema fisico e lascia il posto a Mihaila. Stanno bene invece i due attaccanti di casa, pronti a colpire dopo appena un quarto d’ora: Ilicic inventa per Muriel che di sinistro trafigge Sepe (15′). Il colombiano è scatenato e viene trattenuto a fatica dai difensori del Parma, che al 32′ perde per un problema muscolare Gagliolo (dentro Pezzella) ma contiene i danni fino all’intervallo. 

Atalanta-Parma: il tabellino

Passano tre minuti dal rientro in campo però e l’Atalanta passa ancora con Zapata, che raddoppia al 48′ su assist di Gosens. In campo non c’è storia e a chiudere definitiva la partita è lo stesso tedesco, che al 61′ si mette in proprio e cala il tris dopo un passaggio di Zapata e tocco di Hernani. Con i tre punti ormai in tasca Gasperini può dedicarsi al debutto di Maehle (dentro per Gosens al 65′) e il nuovo acquisto della Dea cerca subito gloria con un destro al volo, trovando però la risposta di Sepe (77′) che poi vede invece la palla uscire fuori di poco su colpo di testa di Miranchuk (86′). Il risultato non cambia più: 3-0 e seconda vittoria di fila per l’Atalanta che continua la sua risalita verso la zona Champions.

Liverani crolla sotto i colpi di Muriel, Zapata e Gosens: Atalanta-Parma 3-0

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Liverani crolla sotto i colpi di Muriel, Zapata e Gosens: Atalanta-Parma 3-0

Gol ed emozioni a Bologna

Pari ed empozioni al ‘Dall’Ara’. Mihajlovic senza lo squalificato Dominguez e gli infortunati Skorupski, De Silvestri, Mbaye, Medel, Santander e Sansone. Non sta molto meglio Gotti, che recupera Ouwejan per la panchina ma deve fare a meno di Okaka, Deulofeu e Pussetto, operato per una rottura al legamento crociato destro. I primi a provarci sono i friulani, con Pereyra che sfiora la traversa dal limite (7′) e De Paul che scalda i guanti a Da Costa (8′). Il Bologna regge l’urto, prende le misure all’avversario e dopo una conclusione alta di Orsolini passa al 19′: è proprio l’esterno azzurro a pennellare su punizione la palla per Tomiyasu, che di testa fa 1-0. L’assist galvanizza Orsolini che un minuto dopo porta Walace all’ammonizione con un tunnel e si ripete al 26′ con Samir, che rischia il rosso dopo una dura entrata. L’Udinese è in difficoltà e al 34′ arriva il primo cambio di Gotti: dentro Nestorovski per Forestieri. E subito dopo arriva l’improvviso pari: respinta non perfetta di Da Costa su tiro di De Paul e tap-in vincente di Pereyra con la testa.

Bologna-Udinese: il tabellino

Il Bologna non ci sta, la reazione è furiosa e al 38′ Stryger Larsen rischia il concorso in autogol rinviando addosso a Nestorovski. La palla esce fuori ma finisce in rete due minuti dopo, quando Palacio mette a sedere due avversari e serve Barrow, che cede poi a Svanberg la palla del sorpasso. Lo svedese però fa e disfa perché, già ammonito nel primo tempo, a inizio ripresa si becca il secondo giallo entrando in ritardo su Nestorovski e lascia in dieci il Bolona, che Mihajlovic ridisegna con il 4-4-1. L’Udinese però ora ci crede e schiaccia i padroni di casa nella propria metà campo, ma al 67′ Nestorovski sciupa tutto davanti a Da Costa che respinge di piede il suo tiro, con Paz che chiude lo specchio sul tap-in di Lasagna e tre minuti dopo anticipa provvidenzialmente Nestorovski su cross di Samir. Mihajlovic passa alla difesa a cinque (fuori Barrow, dentro Calabresi) ma è il palo a salvarlo al 74′ su un gran sinistro del nuovo entrato Mandragora. Al 90′ altra occasione sprecata da Nestorovski ma il pari arriva nel recupero, quando Arslan avanza indisturbato e sfruttando una deviazione di Hickey batte Da Costa (92′).

L'Udinese frena il Bologna di Mihajlovic allo scadere

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L’Udinese frena il Bologna di Mihajlovic allo scadere

Il Sassuolo si rialza

Il Sassuolo si rialza dopo la batosta con l’Atalanta e non sbaflia contro il Genoa. Torna tra i titolari il ‘figliol prodigo’ Djuricic, con Berardi e Boga alle spalle di Caputo. Sull’altro lato Ballardini risponde con un attacco formato Shomurodov e Scamacca. Ed è proprio quest’ultimo, ex della sfida, a regalare la prima emozione al 17′ quando, servito involontariamente da un tiro del compagno d’attacco, calcia a botta sicura e colpisce il legno alla sinistra di Consigli. Sospiro di sollievo per la squadra di De Zerbi che al 35′ perde però Berardi, costretto da un fastidio muscolare a lasciare spazio a Defrel. Gli emiliani si fanno comunque pericolosi prima del riposo (42′), ma un gran recupero di capitan Criscito salva il Genoa dopo una bella azione in velocità di Caputo e Djuricic.

Sassuolo-Genoa: il tabellino

La gara si accende nella ripresa e a sbloccarla è il Sassuolo al 52′: lancio di Locatelli per Boga che controlla, salta Masiello e di sinistro insacca sul secondo palo. Sotto di un gol Ballardini ne cambia tre in un colpo solo gettando nella mischia Ghiglione, Pjaca e Rovella per Masiello, Czyborra e Badelj, mentre De Zerbi risponde con Traoré per Caputo e Bourabia per capitan Magnanelli. I cambi premiano i liguri che al 64′ pareggiano: cross del nuovo entrato Ghiglione per Shomurodov, che prende il tempo a Ferrari e Ayhan per poi superare Consigli di testa. Il Sassuolo vuole però riscattare il pesante ko sul campo dell’Atalanta e si riversa in attacco, imprecando contro il palo colpito da Defrel al 78′ e poi gioendo all’83’, quando su cross di Boga è bravo Raspadori a saltare al momento giusto e a indirizzare poi la palla sul palo alla sinistra di Perin.

La magia di Boga e Raspadori stendono il Genoa. Tre punti per De Zerbi

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La magia di Boga e Raspadori stendono il Genoa. Tre punti per De Zerbi

Toro salvo nel recupero

Pari in extremis per il Torino nella sfida casalinga contro il Verona. Solo due cambi nell’undici di Giampaolo rispetto alla vittoria di Parma: Rodriguez la fascia sinistra a Murru (preferito anche al recuperato Ansaldi) mentre in attacco Gojak, reduce dal gol agli emiliani, soffia il posto a Verdi come partner di Belotti. Due cambi anche per Juric rispetto all’ultimo match vinto a La Spezia: in difesa davanti a Silvestri riecco Ceccherini e Magnani, con Dimarco che trasloca a sinistra al posto dell’acciaccato Lazovic. Al 25′ il tecnico ospite perde Miguel Veloso, messo ko da un problema muscolare e rilevato da Ilic. Il primo tempo è equilibrato e non riesce a sbloccarlo il capitano granata Belotti, che dopo un bello spunto di Lukic viene murato due volte da Gunter (35′).

Torino-Verona: il tabellino

Subito proteste Toro poi in avvio di secondo tempo (49′), quando su azione da corner Izzo colpisce di testa e chiede poi invano il rigore per una deviazione sospetta di Dimarco. Ed è proprio quest’ultimo, uun minuto dopo il palo sfiorato dal granata Lukic al 66′, a portare avanti il Verona: gran palla in profondità di Zaccagni per l’ex Parma, che calcia al volo con il sinistro senza lasciare scampo a Sirigu. Giampaolo prova a scuotere il Toro i cambi (dentro prima Verdi e Segre per Gojak e Linetty, poi Ansaldi per Murru e Bonazzoli per Lukic) e gli sforzi dei granata vengono premiati all’84’, quando Bremer approfitta di una respinta sbagliata di Faraoni su cross di Verdi e fulmina Silvestri.

Bremer risponde al capolavoro di Dimarco: Torino-Verona termina 1-1

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Bremer risponde al capolavoro di Dimarco: Torino-Verona termina 1-1

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