L’Atalanta non sfonda il muro dell’Udinese. La zona Champions si allontana

Primo tempo con Lovric e Beto vicini al gol, ripresa di netta marca bergamasca ma la rete non arriva. Solo 4 punti nelle ultime 5 gare per la Dea. Infortunio per Koopmeiners

Dal nostro inviato Luca Taidelli

4 marzo – bergamo

Uno 0-0 che sa di classico brodino caldo, ma inutile per entrambe. Anche perché a Bergamo ci sono 8 gradi e tra Atalanta e Udinese fa freddo solamente nelle statistiche. La Dea, ora a -5 dalla zona Champions, raccoglie il primo punto in tre partite (ko con Lecce e Milan) dopo avere asfaltato la Lazio a domicilio. La squadra di Sottil invece tiene botta grazie a gatto Silvestri e alla difesa, però dopo la super versione estiva ha vinto una sola sfida (di rimpallo, in casa Samp) delle ultime diciassette. Il pari comunque va stretto soprattutto ai padroni, vicinissimi al vantaggio con Pasalic e Toloi in una ripresa a tutta.

primo tempo

—  

Gasperini ripropone il tridente, con Boga preferito a Ederson per affiancare Hojlund e Lookman. Senza l’infortunato Scalvini, a sinistra scala Djimsiti e al centro della difesa torna Demiral. La sorpresa dell’ultimo minuto è Ruggeri, che prende il posto di Zappacosta, vittima di un problema all’inguine nel riscaldamento, tanto che compariva tra i titolari in distinta. Nell’Udinese, Sottil parte prudente e tiene in panchina sia Pereyra sia Samardzic, con Success ad affiancare Beto in attacco. Con Arslan e Lovric che azzannano rispettivamente De Roon e Koopmeiners e Walace a coprire le spalle, i friulani hanno una superiorità in mezzo al campo che inaridisce le fonti di gioco nerazzurre, ma rischiano di pagare concedendo l’uno contro uno ai tre attaccanti di Gasp. I quali però confermano di vivere un momento non brillante, andando a sbattere contro Becao, Bijol e un Perez in versione Babbo Natale (turbante bianco e rosso dopo un contrasto aereo in cui si ferisce alla testa), ma soltanto nel look. Scampati due percoli con Lovric che calcia alto in ripartenza e Beto a sprecare un regalo di Djimsiti, Gasp dopo mezz’ora accentra Boga tra le linee e sposta Lookman dalle parti di Becao. Poco prima dell’intervallo, Koopmeiners deve uscire per un problema muscolare al bicipite femorale sinistro (a Napoli, sabato prossimo, la Dea rischia di essere in emergenza) ed Ederson appena entrato spende bene il giallo su una ripartenza di Lovric.

secondo tempo

—  

Gasp nello spogliatoio deve avere alzato la voce, perché i suoi rientrano in campo col sangue agli occhi, imprescindibile se vuoi continuare a sognare l’Europa. Boga innesca subito Hojlund, bravo Lovric a schermarlo, ed Ederson dà un senso alla serata di Silvestri con una sassata da fuori deviata in angolo. Boga si accende tra le linee, Maehle e Ruggeri più alti obbligano Ebosele e Udogie a schiacciarsi sulla linea dei difensori. Sottil prova a invertire la tendenza con la tecnica di Pereyra (fuori Arslan), mentre Gasp toglie un po’ a sorpresa Boga (e Lookman) per Muriel e Pasalic, col croato che sfiora subito il gol su un affondo di Maehle. Decisivo Becao in chiusura. Thauvin per Success chiude una serie di sostituzioni a metà ripresa che potrebbero cambiare il finale del film. Invece la Dea paga lo sforzo, l’Udinese si accontenta e ringrazia Silvestri, prodigioso sul destro di Toloi che sembrava destinato all’incrocio.

Precedente Atalanta-Udinese 0-0: Gasperini non sfonda, un punto nelle ultime tre Successivo Monza-Empoli, le pagelle: Izzo super, 7. Satriano c'è: 6,5