L’Atalanta dorme per un tempo, poi si scatena Pasalic e lo Spezia va k.o.

Dopo 45′ in cui i liguri si fanno preferire, la Dea si sveglia e con un doppietta del croato più una perla di Muriel si prende di forza i tre punti per tornare in zona Champions. E martedì c’è il Real…

Un tempo forse con la testa già al Real Madrid, un altro per sbrigare la (complicata) pratica Spezia. L’Atalanta vince 3-1, ritrova il miglior Pasalic (prima doppietta in stagione) e si prende tre punti fondamentali per riportarsi in zona Champions, almeno per una notte. Ora la banda Gasperini può concentrarsi sull’impresa in terra di Spagna: servirà per 90′ ben altra intensità e attenzione per rimontare lo 0-1 di Bergamo con i Blancos…

Scelte

—  

Gasperini risparmia solo Romero e Pessina dell’undici titolare, schierando Palomino in difesa e Pasalic sulla trequarti. Duvan Zapata, uscito per un problema muscolare con l’Inter lunedì, va in panchina. Davanti la coppia Ilicic-Muriel. Italiano disegna lo Spezia col solito 4-3-3, affidando la regia a Ricci e dando fiducia al tridente Verde-Nzola-Gyasi.

Equilibrio

—  

Il primo squillo è della Dea. Al 5′ punizione di Muriel, girata di testa di Pasalic: fuori di un soffio. Passata la paura, lo Spezia inizia a macinare il solito calcio di Italiano, fatto di intensità e perfetti meccanismi di copertura preventiva. L’Atalanta invece fatica a innescare le punte, ma al 17′ ha la palla per sbloccare una gara complicata: Zoet pasticcia con i piedi, Pasalic è rapido nel servire Ilicic, che senza portiere si fa respingere il sinistro a colpo sicuro dalla testa di Erlic. I liguri creano la loro prima, vera occasione da gol al 33′: verticale di Verde per l’inserimento di Ricci che calcia subito sul primo palo, Sportiello è reattivo nel chiudere in angolo. Il primo tempo, a livello di cronaca, è tutto qui, ma il modo in cui lo Spezia imbriglia le trame nerazzurro meriterebbe un manuale di tattica dedicato. Difesa alta, Leo Sena e Maggiore che creano sempre superiorità a centrocampo e Nzola a battagliare su ogni palla con la difesa di casa.

Ripresa da Dea

—  

Il secondo tempo inizia con lo stesso canovaccio, ma al 53′ Ilicic azzecca la prima giocata della serata, in combinazione con Maehle, e offre dalla destra a Pasalic la palla del vantaggio: piatto dai dieci metri e Zoet battuto. La partita svolta. Gasperini toglie Djimsiti (piccolo problema fisico, ma non preoccupa in vista del Real Madrid in Champions), inserisce Romero e la gara prende una piega decisa appena 2′ dopo: sponda di Gosens di testa, Muriel si aggiusta la palla sul destro e pennella una traiettoria da artista all’incrocio opposto. È il 2-0 che rassicura i nerazzurri. A metà ripresa Gasp cambia l’attacco con gli ingressi di Malinovskyi e Zapata per Ilicic e Muriel, mentre Italiano tenta di rivitalizzare i suoi con gli innesti di Estevez e Acampora per Maggiore e Vignali. Tutto inutile, lo Spezia non riesce più ad andare sopra ritmo. E l’Atalanta è in pieno controllo. Anzi, al 73′ Pasalic si toglie la soddisfazione della doppietta su pregevole assist di Zapata. La girandola di cambi consegna poi all’ex Piccoli la chance di ricordare alla Dea che lui aspetta di tornare dal prestito: il giovane centravanti accorcia infatti le distanze in un’azione convulsa all’82’, un minuto dopo essere entrato, su invito più o meno volontario di Estevez. Nel finale c’è spazio per una protesta furiosa di Gasperini per un intervento più che sospetto di Erlic su Gosens e per un gol divorato da Zapata a tu per tu con Zoet, bravo a respingere in uscita disperata. Adrenalina che servirà ad avvicinarsi con la testa giusta all’appuntamento da dentro o fuori di martedì a Madrid.

Precedente Spezia, Italiano: "Atalanta più cinica. Questa classifica non ci fa stare sereni" Successivo SERIE A, LAZIO TORINO SI GIOCA/ Disposto il recupero, slitta anche Juve-Napoli