L'assist per Mourinho

Mourinho si è preso l’Europa League senza passare da Tirana, ma da Torino. Ha alzato la Roma di più di un gradino e adesso insegue la prima Conference League. Ha già fatto più del suo, perciò si aspetta che sia la proprietà a seguirlo con fiducia condividendone le ambizioni di crescita: per natura e storia personale, José non è tipo da quinto o sesto posto.

Non è più solo, ora. Straordinario è l’assist servitogli da Francesco Totti che, caldeggiando pubblicamente l’arrivo di Dybala, ha investito del compito i Friedkin e Tiago Pinto. La porta naturalmente non è vuota – la difende con il solito stile Beppe del Marotta Football Club – ma il “lancio” del Capitano, precisissimo e puntuale, è di quelli che aprono alla speranza mettendo pressione alle punte americane e al mediano portoghese, il quale – giovanisismo e tormentato dai conti – fatica sempre a spingersi oltre. Per trasformare l’assist nel gol-partita basta buttarla dentro (l’opportunità) evitando di ritardare l’esecuzione.

«Vediamo se riusciamo a portare Dybala a Roma. Lunedì lo incontro, gli parlo e gli dirò tante cose» ha promesso il campione più influente della capitale, uno che di qualità se ne intende: la frequenta e trasmette dalla nascita. L’idea è senz’altro vincente e un po’ mi ha sorpreso il commento di Sky che ha definito Dybala alla Roma una “pazza idea”.

Non è più questione di Europa o non Europa, per la Roma e la sua gente, ma di permanenza e soddisfazione di un allenatore di caratura mondiale che punta esclusivamente ai grandi traguardi: ho infatti il sospetto che se a luglio non ottenesse un miglioramento dell’organico José potrebbe addirittura pensare di andarsene e per il club, che ha appena riconquistato nuova credibilità e consensi internazionali, sarebbe una tragedia.

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Per di più giovedì si è aggiunta la brutta sorpresa che riguarda Mkhitaryan, il centrocampista più qualitativo della Roma, una figura tecnica al momento indispensabile. Così come accadde la scorsa estate, Micki è stato proposto all’Inter che, avendo deciso di liberarsi di Vidal e Vecino, sta considerando i costi e i benefici dell’operazione e si è presa una quindicina di giorni per decidere.

Dodici mesi fa Tiago Pinto – straconvinto di avere in pugno l’armeno: non a caso ieri sera ha smentito la voce – riuscì a trattenerlo: vedremo se sarà capace di ripetersi anticipando Marotta. Riportata correttamente la dichiarazione del direttore sportivo giallorosso, segnalo che, attraverso un controllo incrociato, il sondaggio con valutazione dell’Inter è stato confermato.

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