Lapo Elkann risponde a Moggi: "Si sa che la gente dà buoni consigli, se non può più dare cattivo esempio"

TORINO – Il 2006, calciopoli, la Juventus che cade e rinasce giocando in Serie B. Una nuova storia da riscrivere con gol, record, sconfitte e vittorie. Fino a tornare campione d’Italia, per nove anni consecutivi. E sempre Lapo Elkann è stato in prima fila, come tifoso, accanto a quei colori che ama, tanto che proprio quell’anno, che rimarrà impresso nella memoria di tutti gli appassionati bianconeri, si fece tatuare lo stemma del club sull’avambraccio. In un articolo su Libero, l’ex dg Luciano Moggi lo chiama in causa, attaccandolo. Lapo, che dopo il ko contro il Milan, ha richiamato la squadra con un tweet («La Storia e la Maglia MERITANO AMORE, RISPETTO, PASSIONE e PROFESSIONALITÀ. SVEGLIATEVIII TUTTI») risponde così, citando il cantautore genovese: «Caro Luciano, De André cantava: Si sa che la gente dà buoni consigli. Sentendosi come Gesù nel tempio. Si sa che la gente dà buoni consigli. Se non può più dare cattivo esempio».

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