Lapadula-Pavoletti: il Cagliari vara la coppia da sogno

Accordo col bomber italo-peruviano: 3 anni a un milione più bonus. Liverani: “Con due ragazzi così è tutto più facile”

La coppia induce a sognare: Lapadula-Pavoletti. È la nuova coppia d’attacco del Cagliari, retrocesso in B in un modo surreale a Venezia e costretto, quindi, obbligatoriamente a cedere i pezzi più pregiati. Tra questi il fuoriclasse italo-brasiliano Joao Pedro che a marzo il ct Roberto Mancini chiamò al capezzale dell’Italia, come soluzione estrema, per cercare di agguantare il Mondiale, poi sfuggito. Ebbene, Joao è andato in Turchia al Fenerbahce, firmando un ricco triennale. E la sua partenza si è aggiunta agli addii per fine contratto di Lykogiannis e Ceppitelli, alle cessioni di Bellanova, Cragno, Carboni, Marin, Cerri, alle uscite di Strootman, Dalbert, Lovato, Keita. Restano da piazzare altri due big, Rog e Nandez che in B non vogliono proprio stare.

Colpo

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Il presidente Tommaso Giulini, finora rimasto in silenzio dopo l’amarezza della retrocessione, forse potrebbe palesarsi giovedì all’inaugurazione della tribuna intitolata al padre Carlo Enrico col taglio del nastro dopo l’amichevole della Primavera con l’Olbia (ieri ci ha giocato e vinto 3-0 la prima squadra con gol di Pavoletti, Desogus e Lella). E dopo aver messo al timone Fabio Liverani, ieri gli ha regalato il sostituto, si fa per dire, di Joao: Gianluca Lapadula, 32 anni. Che questa mattina lascerà il ritiro del Benevento per fare le visite mediche con i rossoblù a Roma. Il Cagliari ha voluto Lapadula. Un amore reciproco. Perché l’attaccante che gioca col Perù, voleva lasciare il Sannio, pur con un altro anno di contratto a un milione e 700 mila euro. Il Cagliari gli ha offerto un triennale da circa un milione, ma con molti bonus e stessa cosa ha fatto con il club di Oreste Vigorito (che lo sostituirà con il più giovane Antonino La Gumina, 26 anni, in arrivo dalla Samp) al quale ha concesso un milioncino ma sempre col discorso bonus. Una buona risposta a chi cominciava ad essere scettico sulle mosse di mercato dei rossoblù che finora hanno preso un altro uomo d’esperienza, Nicolas Viola (33 anni), per il centrocampo, il promettente Di Pardo per la corsia di destra, la scommessa Franco Carboni, e il centrocampista congolese Antoine Makoumbou, ex Maribor che sarà il pilastro del centrocampo. Con una difesa composta da Di Pardo, Goldaniga, Altare e Obert davanti al portiere Radunovic, il Cagliari ora ha una squadra di ottimo potenziale. E può pensare di candidarsi a una risalita che non viene sbandierata come obiettivo primario ma è il desiderio di Tommaso Giulini, contestato dalla piazza dopo la seconda caduta in B della sua gestione, ma che, nel post retrocessione sta cercando di operare con giudizio.

Corsa

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Il presidente, che ha confermato il ds Capozucca e aggiunto il club manager Muzzi, ma ha perso la bandiera Daniele Conti, sa che in B serve soprattutto correre e per questo sta cercando di fare un mix tra giovani rampanti e punte d’esperienza. Perché in B se il centravanti forte non lo hai difficilmente salirai. Pavoletti, se sta bene, è una garanzia, Lapadula pure. Ha una forte motivazione perché a Benevento non voleva più stare e con Liverani il feeling c’è, da Lecce. «Due giocatori intelligenti come Pavoletti e Gianluca possono adattarsi insieme». Il club sardo gli ha dato tanta fiducia. La punta aveva avuto una rottura brusca con Vigorito dopo aver timbrato 10 gol in 15 partite, poi, reintegrato, ne ha firmati altre in nove gare. E’ il colpo che serviva al Cagliari e a un ambiente logicamente depresso. Ora spetta a lui conquistare una città che di attaccanti se ne intende e ha sempre il monumento Gigi Riva che li osserva tutti dall’alto.

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