L’anno scorso Barella e Sensi sì. Oggi Kumbulla e Tonali no. Ecco perché

Conte avrebbe voluto i due giovani poi finiti a Roma e Milan, ma l’input dalla Cina è l’autofinanziamento. E in fondo fu così anche l’anno scorso. Il fattore Hakimi

L’Inter attenta ai giovani. L’Inter della linea verde e possibilmente italiana. L’Inter dei Sensi, dei Barella e dei Bastoni, per intenderci. Questo lo slogan del primo mercato con Conte in panchina, un anno fa, al netto degli slittamenti da virus. Oggi invece l’Inter è costretta a rinunciare a Tonali e Kumbulla, che pure aveva già in mano da tempo. Cosa è successo tra una sessione e l’altra del mercato nerazzurro?

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