L’amore tardivo per il calcio e quel no alla Juve: Inter, ecco chi è Torres

Classe 2000, l’esterno mancino ha talento e sa segnare. Offerti 12 milioni

Il nome nuovo per la fascia sinistra dell’Inter è quello di Facundo Torres. Uruguaiano come Mathias Olivera, l’altro laterale seguito dai nerazzurri per la corsia mancina. Due gli anni di differenza: Torres classe 2000, Olivera 1998. Facundo gioca nel Penarol e non è mai uscito dalla terra natia, ma ha già numeri importanti: tre gol in otto partite di Coppa Sudamericana, dal 7 aprile al 27 maggio. Un bottino figlio anche di una posizione in campo vicina alla porta: esterno alto nel 4-4-2. La maglia pesa: è la numero 10.

LE ORIGINI

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L’Inter avrebbe messo sul piatto 12 milioni di euro per il 21enne, nato a Montevideo (come Mathias Oliveira) il 13 aprile. Talento che ha fatto parlare di sé molto presto, anche se l’amore per il calcio non è sbocciato subito: “Non gli piaceva. Al posto che giocare, faceva montagne di terra in mezzo al campo o andava con sua madre a prendere l’acqua”, ha raccontato il padre Jorge. Primi calci a La Paz, dove il rapporto con il pallone si fa finalmente sereno.

LA CRESCITA

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La svolta a dieci anni, nel 2010. Anno del Triplete interista. Facundo viene notato dagli osservatori del Penarol, tra cui Nestor Goncalvez: “Quando dici a un bambino di quell’età che vorresti portarlo al Penarol, ci possono essere due reazioni: c’è chi è felice e chi prende tempo, anche per parlare con il padre. Lui ha fatto subito un sorriso enorme”. Sempre in quell’anno, Facundo segna quattro gol all’Interbalnearia in semifinale della “Liga Regionale del Sur”. Pato Aguilera, ex attaccante dell’Uruguay vincitore della Copa America nell’83, assiste al match perché il figlio gioca tra gli avversari. A fine partita, Pato si congratula con Jorge, padre di Facundo: “È un grande giocatore, ha futuro”. Non solo: Torres vince il titolo di capocannoniere e riceve il premio da Alcides Ghiggia, campione del mondo nel ’50 in Brasile.

ESORDIO

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Gioca il primo torneo con il Penarol ad Alegrete, in Brasile. È più piccolo di due anni rispetto ai suoi compagni di squadra, tra cui spicca Federico Valverde, ora gioiellino del Real Madrid. Il primo allenatore, Robert Lima, ne apprezza la duttilità: Facundo può partire da dietro, sganciandosi per salire, o anche come esterno offensivo. Nel 2017 ci prova la Juve: “Volevano portarmi in Italia ma ho scelto di continuare a lavorare qui: ho deciso con la mia famiglia di restare”. Torres esordisce in Primera Division nell’estate 2020, sulla panchina c’è Diego Forlan: 2-0 e subito gol per sbloccare il match, contro il Boston River. Ovviamente grazie a una conclusione mancina. “Mio padre mi ha detto di aver pianto con mamma e nonna: erano tutti molto felici”. L’Italia bussa nuovamente. E Facundo ora sembra pronto.

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