L’ammissione shock del ct degli Usa: “Ho preso a calci mia moglie”

L’allenatore della nazionale statunitense Gregg Berhalter, ha ammesso di aver preso a calci sua moglie nelle gambe durante un’accesa discussione fuori da un bar. Berhalter ha affermato che un individuo ha contattato la Federazione affermando di avere informazioni che potrebbero “abbattermi”. Berhalter, il cui contratto con US Soccer è scaduto il 31 dicembre 2022, ha ammesso che non c’erano “scuse” per le sue azioni e che era stato oggetto di un’indagine interna. Il tecnico stava discutendo il rinnovo fino al 2026, per poter guidare la nazionale fino ai prossimi Mondiali. “Durante la Coppa del Mondo – ha scritto il 49enne – un individuo ha contattato la U.S. Soccer dicendo che avevano informazioni su di me che mi avrebbero “abbattuto” – . Io e mia moglie Rosalind vogliamo condividere tutto e dire la verità. Questa è una storia che ci appartiene, ma speriamo che ci siano lezioni che possono essere preziose per gli altri”.

“Non ci sono scuse per le mie azioni”

Il tecnico ricorda cosa accadde nel 1991, pochi mesi dopo aver iniziato la relazione con la sua futura moglie. “Una sera, mentre eravamo fuori a bere in un bar locale, Rosalind e io abbiamo avuto un’accesa discussione che è continuata fuori. È diventato fisico e l’ho presa a calci nelle gambe. Non ci sono scuse per le mie azioni quella notte; è stato un momento vergognoso e di cui mi rammarico ancora oggi. All’epoca, mi scusai immediatamente con Rosalind, ma comprensibilmente, non voleva avere nulla a che fare con me. Ho raccontato ai miei genitori, alla mia famiglia e ai miei amici cosa era successo perché volevo assumermi la piena responsabilità del mio comportamento. Rosalind ha anche informato i suoi genitori, la famiglia e gli amici. Anche se le autorità non sono mai state coinvolte in questa faccenda, ho cercato volontariamente consulenza per aiutare a imparare, crescere e migliorare – una delle decisioni più preziose che abbia mai preso. Fino ad oggi, quel tipo di comportamento non si è mai ripetuto”. Dopo pochi mesi Rosalind lo ha nuovamente cercato. “Temevo di aver perso la mia anima gemella – continua – e poi di punto in bianco, sette mesi dopo ho ricevuto una chiamata da Rosalind che mi chiedeva se potevamo parlare di persona. Ci siamo incontrati e abbiamo discusso di come eravamo cresciuti e abbiamo deciso di ricostruire il nostro rapporto”.


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