L'altro Roma-Feyenoord tra violenze, coltelli e paura: 100 tifosi espulsi da Tirana

TIRANA – Una lunga notte di tensione, rovinata da incidenti tra le due tifoserie, ha preceduto la finale più attesa. Non è bastato il dispositivo di sicurezza allestito dal governo albanese per evitare una guerriglia annunciata. Circoscritta, fortunatamente, in un’area molto limitata di Tirana, a ridosso della fan zone del Feyenoord. Il ministero degli interni locale ha comunicato che 80 tifosi italiani e una ventina di olandesi sono stati fermati ed espulsi dal Paese ieri mattina, perché ritenuti i principali responsabili dei disordini. I tifosi della Roma, accompagnati al porto di Durazzo, si sono imbarcati su una nave che li ha condotti a Bari. Una volta scesi, dopo essere stati identificati, sono stati lasciati liberi, aspettando le indagini della Digos. Inoltre nel bilancio bisogna conteggiare 19 poliziotti feriti, uno dei quali in modo grave per una coltellata, e altri contusi, anche tra i cittadini albanesi che forse non immaginavano di trovarsi di fronte a gruppi così aggressivi. Anche allo stadio, in una cornice bellissima, abbiamo osservato qualche scaramuccia nella curva olandese, tra tifosi e steward.

La strategia dei violenti

Calci, pugni, bastonate, lanci di pietre e di bottiglie. Niente accade per caso. E non è l’alcol, carburante tradizionalmente associato alle abitudini dei tifosi olandesi, la causa della violenza. Un ristoratore italiano ha denunciato la scomparsa di diversi coltelli da cucina, sottratti da alcuni clienti. E parecchi malintenzionati sono arrivati a Tirana armati, evitando gli aeroporti dove sarebbe stato più difficile superare i controlli. Una minoranza di teste calde, non tutte in possesso del biglietto per la partita, aveva pianificato già da tempo la battaglia. Del resto i precedenti tra tifosi di Roma e Feyenoord alimentavano qualunque scenario. Un centinaio di ultras olandesi, arrivato via terra dal Montenegro, era in Albania da alcuni giorni per preparare l’assurda strategia. E due gruppetti ostili al Feyenoord, del Paok Salonicco e del Fenerbahce, sono stati segnalati a Tirana nelle ultime ore, pur non avendo interesse per la finale di Conference. Una bizzarra solidarietà.

No striscioni

Solidarietà è stata manifestata anche dai gruppi organizzati della Curva Sud, che hanno trascorso la giornata nel parco destinato a ospitare i tifosi romanisti e intorno alle 18.30 si sono mossi in corteo verso lo stadio, distante appena 600 metri. Hanno esposto i loro striscioni soltanto dopo essere entrati, per protestare contro l’allontanamento dei compagni di tifo, chiedendo ai tanti curiosi di non essere filmati dai telefonini. Prima del match tutto è filato liscio. La polizia era ben posizionata, nei punti strategici della città. Il blocco del traffico in tutto il centro di Tirana ha facilitato i controlli. Per i pochi veicoli ammessi a circolare nell’area dello stadio era obbligatorio passare attraverso i metal detector. E i droni, uno dei quali sponsorizzato da un supermarket, vigilavano dall’alto. L’allerta era soprattutto per il dopopartita. Le forze dell’ordine si aspettano altri incidenti.

Roma-Feyenoord, tensione e incidenti nella notte a Tirana

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Roma-Feyenoord, tensione e incidenti nella notte a Tirana

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