L’altra faccia del derby: Zaniolo è tornato Zaniolo, ma ora serve continuità

Il centrocampista giallorosso sfodera, nella stracittadina, la miglior prestazione dopo il rientro dal secondo infortunio. Sicurezza, tiri, cross e duelli vinti: così si è ripreso la Roma

Se c’è un aspetto positivo che la Roma si porta a casa con il sorriso dopo il derby di ieri è la prestazione di Nicolò Zaniolo. Ha conquistato un rigore, forse anche due se Guida avesse fischiato nel primo tempo, ha tirato, ha impegnato Reina, ma soprattutto si è preso la Roma sulle spalle. Quelle spalle così forti che non sembrano neppure di un ventiduenne e già hanno visto cadute e risalite, professionali e private, che ad alcuni non bastano per una vita intera. La sua, di vita, Nicolò Zaniolo la sta rimettendo a posto ora e quella contro la Lazio è stata nettamente la miglior partita da quando è rientrato dal secondo infortunio. Sarà perché ci teneva, sarà perché con i tifosi della Lazio si è sempre beccato, ma in campo Zaniolo sembrava davvero avere una marcia in più. È uscito stremato, ma forse per la prima volta dopo mesi davvero sicuro di sé.

polemiche

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Fuori dal campo, invece, l’antipatia con i tifosi della Lazio è continuata. Loro hanno insultato a più riprese la mamma, lui ha reagito alle provocazioni toccandosi gli attributi e facendo le corna. Adesso rischia una multa o addirittura una squalifica, ma la Roma, pur sapendo che certi gesti vanno evitati (in passato, da una parte e dall’altra, lo fecero De Rossi e Simeone) lo supporterà perché sa che la rinascita di Zaniolo potrebbe davvero essere una delle chiavi di volta della stagione.

combattente

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Possibilmente, l’auspicio dei romanisti, archiviando del tutto le polemiche, e concentrandosi solo sul rendimento. Dove anche i numeri di ieri gli danno ragione visto che è stato il giocatore che ha tirato di più, fatto più cross e soprattutto combattuto più duelli, 18. Quest’ultimo dato racconta meglio di tutti il pomeriggio di Zaniolo, chiamato adesso a dare continuità alle sue prestazioni. La strada però, un anno e tre settimane dopo il secondo ko al crociato, sembra davvero quella giusta.

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