L’Algeria stecca. Salah nullo, la Nigeria batte l’Egitto. E Pelé sbaglia un rigore…

I campioni d’Africa sfiorano più volte il vantaggio ma non sfondano. Senza Osimhen la Nigeria vince con un gol di Iheanacho. Delude la stella del Liverpool. Nella terza sfida finisce 0-0 tra Sudan e Guinea Bissau

Steccano i campioni d’Africa in carica nell’esordio di Douala, frenati sullo 0-0 da una Sierra Leone per un tempo frizzante e propositiva e per l’altro arcigna ed eroica: amaro in bocca quindi per l’Algeria. Il big match della giornata camerunese va invece alla Nigeria, che supera 1-0 l’Egitto grazie a Iheanacho in un match dominato per larghi tratti. In serata nessuna rete infine tra Sudan e Guinea-Bissau, con quest’ultima nazionale che sbaglia un rigore nel finale con Pelé.

Algeria-Sierra Leone 0-0

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In totale controtendenza con le prime sei partite della Coppa d’Africa in Camerun, il match di Douala comincia a ritmi altissimi. Prima per i favoriti nordafricani che cercano l’immediato vantaggio con Slimani, poi con Kamara che sfiora il palo all’improvviso con un gran tiro anticipato. A metà tempo lo stesso centravanti dei danesi del Randers spaventa i campioni in carica con un colpo di testa che termina fuori di poco, ma l’Algeria gioca con sufficienza come già hanno fatto altre due favorite nei giorni scorsi, Camerun e Senegal. Il pessimo atteggiamento della squadra di Belmadi spinge il c.t. al primo cambio già all’intervallo, ma la ripresa si apre con il gol annullato di un ispiratissimo Kamara. Il guardalinee segnala il fuorigioco, ma resta il campanello d’allarme per le Volpi del deserto. Una golosa occasione per dare una svolta al match viene poi sprecata da Brahimi, ma in generale la Sierra Leone resiste stoicamente a un’Algeria ben più intraprendente nel finale di gara. Steven Caulker salva in scivolata un gol quasi fatto e poi l’assedio dei campioni del 2019 pare il lancio dei coltelli: tutti attorno al bersaglio, nessuno fa centro. La fretta porta all’errore, ma pesa un’ora di gioco gestita con troppa passività: finisce 0-0, punto meritato per la Sierra Leone di John Keister grazie all’efficace portiere Mohamed Kamara, migliore in campo: classe 1999, gioca in patria agli East End Lions, giocatore da seguire. Domani alle 20 in campo Guinea Equatoriale e Costa d’Avorio per l’altra sfida del Girone E.

NIGERIA-EGITTO 1-0

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No Osimhen, no problem. L’assenza nelle Super Aquile del Victor di proprietà del Napoli pare già dimenticata dopo soltanto mezz’ora di gioco grazie al suo rimpiazzo, assistito di petto da Joe Aribo. Il big match del martedì africano viene infatti sbloccato da Kelechi Iheanacho, che controlla di coscia il pallone e poi lo spedisce in rete a fil di palo con un gran tiro di controbalzo. La squadra di Carlos Queiroz non comincia in realtà male il match, ma lo svantaggio con cui gli egiziani rientrano negli spogliatoi fa riflettere il commissario tecnico sull’insufficiente sostegno alla stella Mohamed Salah. Trascorso il quarto d’ora di pausa, però, nulla cambia, tanto che in avvio di ripresa il raddoppio viene sventato solo da un’egregia smanacciata sulla traversa di Mohamed El Shenawi, minacciato dal colpo di testa ravvicinato di Taiwo Awoniyi. Insomma, nonostante le assenze, la Nigeria domina l’Egitto e rischia poco, con Salah che non riesce mai a innescarsi. Se i Faraoni volevano cominciare la competizione con il piede giusto, non hanno capito come farlo. Sabato entrambe le squadre tornano in campo per la seconda giornata del girone D.

SUDAN-GUINEA-BISSAU 0-0

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Nigeria ed Egitto sono decisamente più forti delle due squadre in campo nel match delle 20 ed è probabilmente con questa consapevolezza che i 22 giocatori se la giocano. La partita è infatti vivace sin dai primi minuti, perché solo vincendo diventa possibile il superamento del turno, probabilmente. Al quarto d’ora di gioco Joseph Mendes schiaccia bene di testa dopo un cross su punizione, ma il Sudan si salva perché il pallone torna verso l’area dopo aver colpito in pieno il palo. La squadra di Hubert Velud squilla a qualche minuto dal duplice fischio, ma il primo tempo non riserva grosse occasioni, lasciando più spazio a qualche intervento falloso ben oltre il consueto. La schermaglia prosegue nella ripresa, ma l’impressione è che il pareggio non vada bene a nessuno: la svolta può essere un intervento scomposto in uscita di Ali Achrine, che travolge in area Steve Ambri. Rigore, all’82’ al dischetto si presenta Pelé, che però calcia malissimo: il tiro debole e centrale viene respinto e la ribattuta di Piqueti, a portiere battuto, finisce incredibilmente contro la traversa. Poco dopo il portiere del Sudan commette un altro errore in presa alta, ma la conclusione potente di Frédéric Mendy viene sventata da Mustafa Karshoum. Quando il numero 13 si divora un gol di testa al 91’, la gara è finita: a entrambe serve un miracolo per sperare negli ottavi di finale.

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