La strana storia di Kolarov: sfortunato e ai margini, ma prezioso per Conte

Il Covid, l’infortunio muscolare e l’esplosione di Bastoni: finora il serbo ha totalizzato solo 712′, per il mister è comunque una risorsa. E il mercato, comunque, non mancherà…

Ultimamente i tifosi dell’Inter (perlomeno la maggior parte di essi) sembrano aver quasi dimenticato Kolarov. Leggendo i commenti sui social, si nota che pochi sono quelli che si augurano di rivederlo presto in campo. Tanti fanno ironia (“Ma perché… È ancora con noi?”), altri ne sottolineano l’apporto quasi nullo dal punto di vista del minutaggio, dei punti, di gol e assist.

Sarebbe interessante sottoporre tutto ciò ad Antonio Conte, che da subito si è schierato in favore dell’arrivo del serbo. La risposta del mister sarebbe scontata: “Lo prenderei ancora, sicuro”. Per vincere lo scudetto non ci sono solo titolarissimi e riserve di lusso. Serve pure l’esperienza, anche dalla panchina e nei momenti in cui i riflettori sono spenti e conta la quotidianità di Appiano Gentile. Per questo la valutazione sulla stagione di Aleksandar tocca anche altri ambiti.

Il lavoro nel quotidiano

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I numeri sono lì, c’è poco spazio per le interpretazioni: 11 presenze (sette in campionato, tre in Coppa Italia, una in Champions League) per un totale di 712′ giocati con un solo assist, in campionato nel 2-2 interno contro il Parma. A inizio stagione ci fu il problema legato al Covid-19, di recente un affaticamento muscolare più grave del previsto non ancora smaltito (anche ieri, come Vidal, ha lavorato a parte): il timbro di Kolarov sullo scudetto, numericamente parlando, è leggero. Al contrario c’è considerando un’importanza che chiunque, all’interno della Pinetina, gli ha riconosciuto: in allenamento ha sempre dato il 100%, i consigli per Bastoni (il collega nel ruolo) non sono mancati e mai ha fatto polemica per le esclusioni. Aleksandar, arrivato dalla Roma per 1,5 milioni (più 500.000 euro di bonus legati a determinati obiettivi personali e di squadra), ha vissuto da subito con entusiasmo l’ultima parentesi in una big della propria carriera.

In scadenza. E il futuro…

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Il contratto con l’Inter scadrà il 30 giugno 2021: allo stato attuale appare abbastanza improbabile pensare al rinnovo. All’orizzonte c’è uno status da svincolato, che verosimilmente durerà poco: per Kolarov c’è l’interesse del Galatasaray, ma l’approdo nella Süper Lig turca rimane da valutare. Per motivi anche familiari, facile che possa anteporre la permanenza in Italia. Uno così, non avrebbe difficoltà a trovare un club dove mettere a disposizione non solo l’esperienza, pure le sue qualità. Spesso l’età è un dettaglio, uno come Kolarov potrebbe fare comodo ancora. Oggi all’Inter come uomo-squadra, un domani altrove da protagonista.

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