La stampa inglese esalta Paratici: “Ha trasformato il Tottenham”

Dopo l’ottimo esordio in Premier League, con quel 4-0 al Southampton molto promettente per il destino della stagione degli Spurs, la stampa inglese è sempre più compatta nel vedere il Tottneham come la prima alternativa a Manchester City e Liverpool, dominatrici annunciate anche della stagione appena iniziata. Merito del gran lavoro svolto da Antonio Conte, ma anche dal direttore sportivo Fabio Paratici, in carica dal luglio 2021 e celebrato sulle colonne del “Daily Mirror”.

Paratici e “i 13 mesi che hanno cambiato il Tottenham”

Qualcosa di più se ne saprà già dopo il primo derby della stagione, quello della seconda giornata contro il Chelsea a Stamford Bridge, che non varrà ancora come uno spareggio per il ruolo di “guastatrice” del duopolio annunciato in Premier, ma dirà molto sulle ambizioni stagionali delle due squadre londinesi. Intanto la stampa inglese, mai troppo tenera con il “made in Italy”, ha celebrato senza indugi i meriti del duo Conte-Paratici nel rilancio degli Spurs, che un anno fa di questi tempi erano reduci da una stagione disastrosa chiusa al 7° posto con l’esonero in corsa di José Mourinho e la parte finale dell’annata affidata al traghettatore Ryan Mason.

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“Dal nuovo bus al mercato: tutti i meriti di Paratici”

Proprio l’avvento di Paratici, dal 1° luglio 2021, ha cambiato il corso degli eventi dalle parti di White Harte Lane. Sul campo e fuori. Ecco allora che il Mirror sottolinea come Paratici abbia cominciato dall’”outfit” del club, imponendo un restyling al pullman ufficiale, con il logo in bella mostra e la scritta “Tottenham Hotspurs” a caratteri cubitali, tanto per far capire come tutto dovesse iniziare da un tocco tutto italiano per gusto ed eleganza. Certo, la gran parte dei meriti di Paratici riguardano però la svolta avuta dalla squadra sul campo a partire proprio dall’avvento di Conte, convinto a sedersi sulla panchina degli Spurs dalla presenza del dirigente piacentino conosciuto a Torino, ma anche dal lavoro precedente fatto dallo stesso Paratici, capace di usare le parole giuste per convincere Harry Kane a restare a Londra quando il trasferimento al Manchester City sembrava cosa fatta, ma anche di piazzare colpi di mercato di tutto rispetto, da Cristian Romero, acquistato per 41 milioni dall’Atalanta, fino a Dejan Kulusevski, uno degli ultimi colpi del Paratici “juventino” e rivoluto dal dirigente a Londra lo scorso gennaio quando lo svedese, arrivato dai bianconeri da incompreso, è diventato l’arma segreta di Conte nella rimonta sull’Arsenal per il quarto posto.

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La scelta di Espirito Santo e il “sangue latino” di Fabio Paratici

Meriti evidenti capaci di mascherare anche qualche errore, come la scelta di Nuno Espirito Santo come allenatore all’inizio della scorsa stagione, difesa però con coerenza fino a quando è stato possibile, e anche qualche episodio “caliente”, come nella rissa sfiorata durante la recente amichevole contro la Roma di Mourinho. Il sangue latino non mente, ma per una volta anche gli inglesi si sono dovuti arrendere al do it better degli italiani…

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