La Salernitana si riaccende: Mazzocchi mette k.o. lo Spezia

Un destro da fuori area dell’esterno decide la sfida: i liguri sprecano, poi Dragowski è determinante su Piatek e Daniliuc

Dal nostro inviato Francesco Velluzzi

22 ottobre – Salerno

Un regalo per Franck Ribery che lascia il calcio con pre partita da brividi. La Salernitana vince la sua terza partita, un vero spareggio contro lo Spezia. Che, invece, incassa la sesta sconfitta in trasferta dove ancora non riesce a segnare. L’opera è del gioiello che il club di Danilo Iervolino è riuscito a portare addirittura in Nazionale: Pasquale Mazzocchi. Un tiro di destro a giro che non ha lasciato scampo al superlativo Dragowski che poi ha parato tutto quel che poteva. La stranezza del calcio sta nel fatto che lo Spezia per 35 minuti non ha fatto letteralmente vedere il pallone ai padroni di casa, giocando un calcio propositivo e fatto di idee concrete. Poi i granata sono usciti dal torpore, hanno chiuso il tempo rimettendo la testa avanti e hanno cominciato il secondo trovando subito il gol che ha cambiato la gara. Da quel momento lo Spezia ha tentato in modo arruffone e confusionario di agguantare il pari che non ha mai trovato ma ha rischiato più volte di subire il colpo del ko. Così la Salernitana si leva bene dai guai, la squadra ligure ci resta, aspettando la Fiorentina.

Ciao campione

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La copertina è ovviamente tutta per Franck Ribery che dà l’addio al calcio, non alla Salernitana, con un giro di campo emozionante, intenso, pieno di lacrime. Soprattutto le sue che il pallone lo ha amato fin da bambino e non lo avrebbe mai voluto lasciare. Lo abbracciano tutti, dal presidente Danilo Iervolino al tecnico Davide Nicola, passando per i compagni, tutti, e quelli dello Spezia che si fermano per ammirarlo e applaudirlo durante il riscaldamento. Franck saluta commosso prima di lasciare la scena a chi deve giocare.

La partita

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È quindi si gioca, in una giornata assolutamente estiva. Che Gotti e Nicola, infatti, vivono in tuta. Il secondo agitandosi decisamente di più. Luca Gotti torna alla difesa a tre, schierando la sua squadra esattamente come il collega, ma con Agudelo che da mezzala è più avanzato rispetto gli altri e agisce più da supporto a Gyasi e Nzola di punta. L’avvio è tutto ligure, con la Salernitana in bambola che forse sta ancora pensando a Ribery. Bourabia ed Ekdal che ingabbiamo Radovanovic scelto come regista perché Bohinen non è ancora al top. “Quando avrò tutti daremo fastidio a chiunque” aveva detto Nicola dopo San Siro. Per ora gli dà fastidio lo Spezia che gioca bene a calcio, sempre a uno, due tocchi, ed entra tra le linee come vuole on lo scatenato Agudelo e con Amian e Holm che di catena lavorano meglio dei rispettivi avversari che e con i campani (in maglia nera, peggio quella gialla dello Spezia) che non si oppongono con gli uomini di centrocampo. Sembra passiva la squadra di casa, senza gioco e idee, con un passo sempre lento e il ricorso obbligato dei difensori al lancio lungo per Dia e Bonazzoli. La squadra di Gotti guadagna corner, poi tira con Ampadu (di testa), Gyasi, Amian,(Bravissimo) Agudelo che crea l’unico vero pericolo a Sepe che respinge. Vilhena (che lo spinge) e Amian finiscono in rissa perché lo Spezia non butta via la palla con Radovanovic a terra. Al 35’ la squadra d Nicola comincia a giocare e ha le occasioni più ghiotti. Strano il calcio eh. Amian salva un gol, Candreva fa la prima cosa e colpisce un palo.

Secondo tempo

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La ripresa comincia con la Salernitana trova il jolly: Bonazzoli serve Candreva che mette al centro, respinge la difesa in giallo, ma sui piedi di Mazzocchi che trova la giocata da campione: un destro a giro imprendibile per Dragowski. Esplode l’Arechi, corre ad abbracciare Ribery l’azzurro napoletano…. che manda cuoricini alla moglie in tribuna. Gotti cambia uomini e modulo, ricorrendo a tutti i giocatori offensivi, Maldini e Verde, Strelec e anche Reca. Cambia pure due volte l’assetto: 3-4-3 poi 4-2-3-1 per tentare l’assalto, ma la Salernitana si difende accorciando bene e compattandosi attorno all’ottimo trio difensivo. L’unico rischio lo corre su una conclusione di Nzola che va fuori di pochissimo. Ma l’occasione più ghiotta è sui piedi di Gyomber (forse il migliore in campo) che colpisce d’esterno destro da fuori e scheggia la traversa. Nel finale ancora Nzola va vicino al pareggio combinando con Strelec su un passaggio errato di Botheim. Il ds Morgan De Sanctis si agita nel suo gabbiotto, ma chi agita gli animi dei granata è il quarto uomo che solleva il cartellone del recupero: dieci minuti. E subito Piatek stregato da Dragowski che poi fa un doppio miracolo su due colpi di testa di Daniliuc. La Salernitana la porta a casa, lo Spezia incassa ancora. Ha dominato per 35’ ma nella ripresa Sepe non ha fatto una sola parata. E questo deve far riflettere Gotti.

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