La Roma ringrazia baby Volpato: entra, ribalta il Verona e porta Mou al 4° posto

Dawidowicz segna e si fa espellere, pari di Zaniolo poi nella ripresa il classe 2003 fa gol e regala un assist a El Shaarawy

dal nostro inviato Andrea Pugliese

31 ottobre – VERONA

Il Verona nel destino. In quello di Cristian Volpato, che quando la Roma sembrava sul punto di doversi accontentare del pareggio piazza il gol del 2-1 e l’assist per il 3-1 finale di El Shaarawy. Un marchio a fuoco, con il gioiellino giallorosso che aveva segnato il suo unico gol in Serie A proprio al Verona, lo scorso anno. Vittoria pesantissima per Mourinho, che torna solitario in zona Champions e scavalca la Lazio. Il Verona ha retto bene finché è rimasto in undici, poi l’ingenuità di Dawidowicz ha rovinato tutto.

QUANTO NERVOSISMO

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Mourinho torna al 3-4-2-1, con Pellegrini e Zaniolo alle spalle di Abraham, con Bocchetti che si mette a specchio e prova a fare la partita fin da subito. L’Hellas ci mette dentro voglia ed energia, ha Tameze che corre per tre e Kallon che davanti dà fastidio (su una sua bella palla tagliata in mezzo Henry non arriva per un soffio a porta spalancata). Per una ventina di minuti la Roma fatica anche a risalire, costretta a raggrupparsi negli ultimi 40 metri. Poi in due minuti Abraham si divora due gol (prima a porta vuota, calciando sul palo, poi di testa da ottima posizione, seppur Tameze gli sporchi la traiettoria). Nel frattempo a destra è già iniziata la sfida personale tra Zaniolo e Ceccherini, con il difensore veneto che fatica a contenere il giallorosso. A passare però è il Verona al 27’: tiro di Faraoni e deviazione decisiva di Dawidowicz (il Var considera ininfluente la posizione di Henry). Inizia una partita diversa, dove la Roma prova a cambiare inerzia e si affida soprattutto alle sgroppate di Zaniolo, tra i mille duelli e un po’ di nervosismo di troppo. E Dawidowicz quello che dà, poi toglie, con un’entrata folle sullo stesso Zaniolo (rosso con l’ausilio del Var). Bocchetti si riorganizza con un 5-3-1, ma cede sull’unico errore di Tameze, con Abraham che sbaglia ancora a porta vuota (palo) e Zaniolo che sulla ribattuta segna il suo primo gol stagionale.

ANCORA CRISTIAN

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Allora Bocchetti mette dentro Hien e Lasagna, Mourinho risponde con El Shaarawy. Poi Zaniolo è costretto quasi subito a chiedere il cambio, così la Roma manda dentro anche Volpato e Belotti, per una squadra a trazione anteriore che gioca con 5 giocatori offensivi tutti insieme (Abraham, Belotti, Volpato, El Shaarawy e Pellegrini). Mou vuole vincerla, ma non trova gli spazi per aprire la linea difensiva scaligera. Ed allora la mossa successiva è Matic, passando di fatto ad un 4-3-3 ancora più sbilanciato. Del resto, i tre difensori non aveva più senso tenerli in campo da un po’, anche se poi come produzione offensiva per i giallorossi arrivano solo un paio di tiri di Belotti. Il possesso palla è sterile, le spaziature spesso faticose. Magnani salva in extremis ancora su Belotti, Montipò dice no su punizione a Pellegrini e Matic va ad un soffio dal gol (traversa di testa). Poi al 43’ la scintilla decisiva: assist di Matic e tiro vincente di Volpato dal limite. Poi il gioiellino della Roma si concede anche il lusso dell’assist per El Shaarawy, che con un pezzo di bravura chiude i giochi sul 3-1. Il Verona è a terra, la Roma torna quarta da sola. In zona Champions.

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