La Roma non si rialza: k.o. anche con la Samp. E Audero para un rigore a Dzeko

Blucerchiati in gol con Silva e Jankto, l’attaccante bosniaco non riesce a riaprire la partita dal dischetto: zona Europa League sempre più lontana

La Roma cade anche contro la Samp. Due a zero per la Sampdoria (Adrien Silva e Jankto, un gol per tempo), ma sul k.o. ospite pesa anche il rigore fallito da Dzeko nella ripresa (respinta di Audero) che avrebbe potuto riaprire la partita. La squadra di Fonseca si spegne troppo presto: già a metà del primo tempo i giallorossi calano e la Samp prende il comando del gioco e capitalizza la sua maggiore freschezza con il primo gol in A di Adrien Silva, bravo a capitalizzare un affondo di Thorsby, su una scivolata di Kumbulla favorita da un errore in disimpegno di Fuzato.

Blucerchiati al riposo in vantaggio. E ora neppure il settimo posto è più blindato per la Roma, con il Sassuolo a meno 2 in classifica. Sconfitta che pesa, quella dei giallorossi a Genova, contro una Samp che può davvero puntare a quella quota 52 che rappresenta dalla fine del girone di andata l’obiettivo di Ranieri.

RIVOLUZIONE

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Roma in campo con il 3-4-2-1 e in cerca del vano riscatto dopo la disfatta di giovedì sera all’Old Trafford. Fonseca cambia sette uomini rispetto all’Europa League, fra infortuni e assenze dell’ultima ora (Lorenzo Pellegrini, rimasto a Roma per la nascita del figlio). C’è così Mkhitaryan con Dzeko davanti, alle spalle di Mayoral e Fuzato (all’esordio stagionale in campionato) fra i pali. Fra i blucerchiati invece in attacco Ranieri piazza Verre alle spalle di Gabbiadini unica punta.

L’avvio della gara vede gli ospiti molto propositivi: al 2’ Roma vicina al gol con Mayoral, murato da Tonelli al momento del tiro, su un’azione innescata da Mancini. Poi, dopo una buona opportunità blucerchiata sfumata con Gabbiadini su lancio di Jankto su una ripartenza velocissima della Roma, Mayoral trova ancora Tonelli pronto alla ribattuta di testa.

La squadra di Ranieri, che cerca di non dare spazio alla Roma sulle corsie esterne, costringendola a muoversi per vie centrali, conquista spazio e alza il baricentro. Verre (34’), servito da Damsgaard, sfiora il palo ed è il primo segnale concreto di quanto i blucerchiati siano più concreti di Dzeko e compagni. Qui gli ospiti si spengono e dopo un’occasione ancora del bosniaco (42’, esterno della rete), arriva il gol sampdoriano.

EQUILIBRIO

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La prima parte della ripresa mostra una Samp in gestione della partita, che evita di sbilanciarsi e di correre rischi e una Roma che punta soprattutto sul movimento di Dzeko, al quale alla fine rimarranno solo i due gol annullati per fuorigioco e l’errore grave dal dischetto. Troppo poco. E troppo macchinosi i giallorossi, molto imprecisi. Così la Samp li punisce di nuovo al 21’: sull’assist di Verre, la progressione di Jankto brucia Santon sul tempo e permette al centrocampista di battere Fuzato.

Due a zero e gara chiusa? No, perché Dzeko la potrebbe riaprire, ma si fa respingere al 26’ il rigore da Audero, concesso per un ingenuo fallo di mano di Silva su cross di Mancini. A questo punto i blucerchiati vanno in gestione sino alla fine. Ranieri inserisce Keita e Ramirez, Fonseca dà spazio a Pastore in attacco, facendo esordire il baby Darboe al posto di Villar. Ma è una gara segnata per Fonseca.

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