La Roma è Dzeko-Perotti Ma che fatica col Pescara

27 novembre 2016 – Roma

Diego Perotti. Ansa

Diego Perotti. Ansa

La Roma soffre, suda contro un Pescara mai domo ma alla fine centra l’obiettivo: Milan nuovamente agganciato al secondo posto e Juventus più vicina, a quattro punti di distanza. Il modo con cui la squadra di Spalletti ha vinto la partita, sarà materia di discussione per il tecnico giallorosso nella settimana che porta dritto al derby. Il Pescara riesce due volte a riaprire il match nel secondo tempo, dopo che la Roma era riuscita a mettere già nel primo tempo la partita nei binari giusti.
EDIN A 12 — Spalletti e Oddo sorprendono nelle scelte. Nella Roma fuori De Rossi, Paredes va in tribuna con una caviglia sinistra in disordine e allora a centrocampo, vicino a Strootman, c’è il debutto da titolare in campionato del brasiliano Gerson. Nel Pescara invece resta inizialmente in panchina Caprari. Ma dura pochissimo. Perché già al 5′ Oddo è costretto a sostituire Bahebeck proprio con Caprari, ex giallorosso. Neppure un minuto e Salah ha l’occasione, su assist di Dzeko, per portare avanti la Roma, ma il tocco dell’egiziano sull’uscita di Bizzarri è lento e in ogni caso destinato sul fondo. Così il bosniaco si mette all’opera in prima persona: Salah tocca l’angolo a Perotti, cross dell’argentino, Dzeko a centro area anticipa con il piattone di destro Biraghi e segna la rete numero 11. Tre minuti e la Roma raddoppia. Anzi, Dzeko raddoppia. Stessi attori protagonisti, cambia solo la fascia: da sinistra Perotti rientra e con il destro serve Dzeko a centro area, Zuparic sbaglia il fuorigioco, il bosniaco al volo con il sinistro fa 2-0: siamo a quota 12 in campionato. Il Pescara allora si sveglia: imbarazzante in difesa, qualche buona trama offensiva. Come al 16′: cross dalla sinistra di Crescenzi, Pepe al volo conclude con il destro centralmente. Al 21′ va vicino al 3-0 Nainggolan: azione corale giallorossa, assistenza di Salah per il belga, conclusione con il destro, Bizzarri devia in angolo. Poi due chance per la squadra di Oddo, in rapida successione: al 22′ dal limite Brugman tira con il destro troppo centralmente, al 23′ Caprari serve Benali in area, ma Szczesny blocca la conclusione. Ancora Roma al 28′: percussione di Salah, tiro ribattuto, poi Nainggolan a giro con Bizzarri che devia in angolo. I ritmi sono bassi, il freddo è pungente. Ma al 45′ ancora si esibisce nuovamente la premiata ditta: Perotti centra da sinistra, Dzeko sale e colpisce di testa, ma la spizzata non è precisa e finisce larga.

ODDO CAMBIA — Nel secondo tempo Oddo lascia negli spogliatoi Vitturini, mette dentro un altro ex, Verre, e passa alla difesa a quattro. Ma al 6′ è ancora Dzeko ad andare vicino al gol: Salah lo serve in profondità, il bosniaco controlla e scarica con il sinistro, ma sull’esterno della rete. All’8′ il Pescara ha la chance di riaprire il match: Roma disattenta su una rimessa laterale, Caprari entra in area dalla destra e serve Pepe, tiro a botta sicura, ma Szczesny devia in angolo con il piede. Fotocopia al minuto 13: Memushaj servito oltre la linea giallorossa, cross arretrato per il tiro a botta sicura di Verre, ma Szczesny devia. La Roma non c’è, il Pescara buca ancora a destra dalle parti di Emerson, il cross di Zampano trova Memushaj al limite dell’area che stavolta fa secco Szczesny. Spalletti deve correre ai ripari. E al 19′ toglie Nainggolan per De Rossi (che festeggia la presenza numero 400 in Serie A), subito dopo una conclusione di destro velenosa proprio del belga. Al 24′ però la Roma si conquista il rigore: Perotti entra in area sulla destra, Crescenzi è ingenuo e colpisce l’argentino che poi trasforma – minuto 26 – con il destro per il 3-1. Sembra finita, non lo è: minuto 29′ Pepe dalla destra mette dentro un cross che Emerson respinge centralmente, Caprari a centro area batte ancora Szczesny di prima intenzione: è 3-2. Al 38′ Totti serve Salah, destro dell’egiziano che Bizzarri devia in angolo. Si gioca a tutto campo, la partita – oltre che il clima – è all’inglese. La Roma non sa gestire, il Pescara mette i brividi con un paio di angoli, Spalletti è costretto a mettere dentro pure Vermaelen (al rientro dopo tre mesi) per Salah. È la fine di una sofferenza per la Roma e delle speranze per Oddo, che lascia l’Olimpico senza punti ma tra gli applausi.

 Davide Stoppini 

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