La rivoluzione di Cuba: in nazionale ecco i “legionarios”

La Federcalcio cubana ha ufficializzato la convocazione in nazionale per la prima volta di calciatori che giocano all’estero

Rivoluzione a Cuba. La Nazionale di calcio è attualmente al 180esimo posto nella classifica FIFA (su 210) e ha avuto una serie di scarsi risultati negli ultimi anni nelle competizioni della CONCACAF, la confederazione calcistica nordamericana, centramericana e caraibica. I Leones del Caribe, intanto, affronteranno Guatemala e Curaçao il 24 e 28 marzo nelle qualificazioni ai Mondiali 2022 per la zona del Nord America con una grossa novità.

Per la prima volta nella sua storia Cuba ha scelto di revocare le sue restrizioni e convocare giocatori che non risiedono sull’isola, chiamati “legionarios”. Una limitazione che aveva causato molte diserzioni ed è stata una delle ragioni della mediocrità della selezione.

L’attuale commissario tecnico, Pablo Elier Sánchez, ha annunciato martedì in conferenza stampa che verranno selezionati giocatori residenti all’estero: elementi che giocano tra Brasile, Costa Rica, Guatemala, Honduras, Inghilterra, Repubblica Dominicana, San Marino, Spagna e Stati Uniti. Tra loro ci sono Onel Hernández (Norwich City), Jorge Luis Corrales (FC Tusla), Carlos Vazquez (Navalcarnero) e Joel Apeztequía (Tre Fiori).

Una svolta storica per Cuba che ha partecipato solo ai Mondiali del 1938, venendo eliminata dalla Svezia con un roboante 8-0. Oltre alle varie non partecipazioni/qualificazioni ai campionati del mondo, va ricordato il veto della FIFA nel 1954 e nel 1970 e il ritiro dalla competizione del 1994.

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