La rivincita del “Tata”: decisivo col Torino, la porta del Milan è sempre più sua

La parata su Sanabria vale quanto il gol di Giroud. Tatarusanu sta crescendo di gara in gara e la concorrenza di Mirante per il momento è inesistente

A un certo punto della ripresa si sono alzati, e parecchio, i toni con Kjaer. Simon, dopo una palla vagante in area che ha creato un discreto panico, deve avergli urlato qualcosa di poco carino e lui gli ha ribattuto a muso duro. Perché Ciprian Tatarusanu sarà anche il portiere di scorta, ma l’esperienza e il carattere non gli mancano con i suoi 35 anni e le oltre 400 presenze in carriera. E comunque in certi casi, quando c’è da difendere con le unghie un solo gol di vantaggio, meglio l’altra tensione della diplomazia.

Come un gol

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Ciprian è stato uno dei protagonisti della vittoria rossonera sul Torino, anche se la scena se l’è presa quasi esclusivamente Giroud. D’altra parte il calcio funziona così: se non pari un rigore o giochi una partita da fenomeno, si tende a premiare chi la butta dentro e non chi evita che lo facciano gli avversari. Per il “Tata” questo non è mai stato un problema, antipersonaggio per natura e riservista del portiere titolare per ruolo. Fino a un paio di settimane fa, quando è uscito dal cono d’ombra disegnato da Maignan, operato al polso sinistro e atteso da una lunga convalescenza, e si è ritrovato catapultato fra i pali di una squadra candidata allo scudetto. Va detto con onestà che i tifosi, oltre a prendere comprensibilmente malissimo la notizia del lungo stop di Maignan, hanno espresso i loro mugugni anche su Ciprian, ma adesso stanno iniziando a ricredersi. La parata sul sinistro velenoso e ravvicinato di Sanabria nel secondo tempo col Torino è valsa quanto il gol di Giroud ed è stato un riflesso che non ha fatto rimpiangere né Mike, né Donnarumma.

Onestà

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D’altra parte il Tata fin qui ha giocato quattro partite (Verona, Porto, Bologna, Torino) e il suo rendimento conforta perché sta viaggiando in crescita. Basta osservare le pagelle: 6, 5,5, 6,5 e 6,5. Contro il Toro si è anche tolto la soddisfazione di tenere inviolata la porta, dopo i gol presi nelle tre uscite precedenti: il Milan non registrava un match senza subire reti dal 22 settembre. “È normale che non giocando da tanto tempo possano esserci dei dubbi – ha riconosciuto con onestà il portiere rossonero a fine partita –. Spero di giocare sempre a questo livello e di aiutare la squadra a vincere”. Ciprian non è bello da vedere, ma sa essere efficace, anche se negli occhi dei tifosi milanisti restano un paio di brutti intoppi: un’uscita a vuoto che costò un gol della Roma lo scorso campionato (finì 3-3) e un gol regalato questa estate al Panathinaikos in amichevole.

Contributo

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Inciampi che succedono e a cui il portiere romeno ha sempre saputo reagire. La stagione scorsa per esempio è poi stato decisivo nel contribuire al primato nel girone di Europa League e nel passaggio ai quarti di Coppa Italia contro il Torino, risultando decisivo ai rigori. Ora sono in molti a chiedersi come finirà con Mirante, pescato in fretta e furia dopo il k.o. di Maignan e Plizzari. Risposta semplice: il secondo era e resta il Tata, sia perché Mirante è indietro di condizione, sia perché la porta è un posto diverso dalle altre parti del campo: il turnover è contemplato soltanto in casi eccezionali.

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