Via all’analisi del gesto. Che va avanti senza soluzione di continuità da quel momento e continua da ore. Nel giorno successivo alla partita ha preso posizione anche la Juventus attraverso Twitter. Postati due scatti che sintetizzano il momento in cui Di Maria incrocia i piedi per esguire la rabona e un messaggio: “Il calcio è divertimento” accompagnato dalle emoji della bandiera dell’Argentina e da uno “smile” con stelle brillanti al posto degli occhi.

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Bagarre tra i pro e contro Di Maria, ma c’è un precedente…
“Se c’era Allegri entrava in campo secondo me…” ha sentenziato a fine gara Marco Landucci, in panchina al posto dell’allenatore squalificato. Ma intanto è arrivato il tweet della Juventus che potrebbe aver, così, provato a stigmatizzare l’accaduto. Di Maria è stato e viene, nel contempo, ancora tacciato di essere lezioso e con la testa altrove. Di non aver compreso il momento della Juve dopo la sconfitta a Napoli.
Una fase storica che, per alcuni, richiederebbe più concretezza e meno spavalderia. Fatto sta che c’è un precedente: come dimanticare la partita dello scorso 18 settembre quando la Juve perse a Monza e Di Maria fu espulso per un colpo proibito a Izzo? L’episodio fece discutere. L’argentino lasciò in campo non senza protestare. Che sia sia, dunque, trattata di pura vendette sportiva? Chissà. La certezza è che non si parla d’altro.

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