La rabbia di due tifosi gallesi bloccati ad Amsterdam: “Trattati come criminali”

L’Europeo deve continuare, purtroppo, a fare i conti con il covid-19. E l’ennesima vicenda riguarda due tifosi del Galles, “vittime” dell’interpretazione delle norme per contenere la pandemia.

L’Europeo deve continuare, purtroppo, a fare i conti con il covid-19. E l’ennesima vicenda riguarda due tifosi del Galles, “vittime” dell’interpretazione delle norme per contenere la pandemia. Il loro passaporto è stato sufficiente, alle autorità olandesi, per impedire l’ingresso nel paese che ospiterà il primo ottavo di finale di EURO 2020. La disavventura dei due, come riportato dalla BBC, si consuma all’aeroporto di Amsterdam.

FERMATI –  I tifosi gallesi sono stati colpiti dalle restrizioni imposte dai Paesi Bassi, nonostante non ci fosse alcuna base per giustificare il provvedimento. I due tifosi sono atterrati all’aeroporto di Amsterdam per godersi la partita degli ottavi di finale contro la Danimarca allo stadio ma hanno trovato immediatamente l’opposizione delle autorità locali. Ad Amsterdam come nel resto del paese, vi è un nuovo protocollo legato alla variante delta del Covid. Il governo ha optato per un nuovo giro di vite. Non sono accettati tifosi e turisti provenienti dalla Gran Bretagna. Appurato che il Galles appartenga al Regno Unito, nessuno ha pensato di chiedere quale fosse il volo di provenienza dei due.

BAKU – I due tifosi, infatti, sebbene cittadini gallesi, non provenivano dalla Gran Bretagna. Sono atterrati ad Amsterdam con un volo proveniente dalla Russia. E prima ancora erano stati a Baku. Itineranti, esattamente come l’Europeo di Bale e compagni. Chiarito l’equivoco, i gallesi hanno comunque voluto raccontare l’accaduto. “Una situazione incresciosa, assurda. Ci hanno trattato come criminali. Come se avessimo commesso chi sa quale reato. Ci hanno portato in una stanza individualmente, quasi sottoponendoci a un interrogatorio”.

NIENTE DA FARE – I tifosi hanno provato a… chiedere flessibilità ma non c’è stato niente da fare. “Abbiamo spiegato la nostra situazione. Eravamo due cittadini provenienti  dall’Azerbaigian e dalla Russia. Quindi da due paesi che non erano inseriti nella loro lista di paesi ad alto rischio. In ogni caso, dopo tre ore hanno deciso che comunque  non ci avrebbero concesso l’ingresso in Olanda  perché eravamo considerati in vacanza”.

Precedente Euro2020, via la birra dalle conferenze con i giocatori musulmani Successivo Azionariato popolare: da Ligabue a Bocelli, da Pezzali a Bonolis, ecco chi ha aderito