La Palmese compie 110 anni e va verso… la nona!

PALMA CAMPANIA – Un pezzo alla volta. Così si costruiscono i capolavori. Proprio come sta facendo la Palmese, che fa parlare tutta la serie D italiana. In 8 domeniche  dal 20 dicembre, ultima di andata, quando era ultimissima in tutto, in classifica, in gol subiti, in sconfitte, è stata capace di portarsi a mezza distanza tra play out e pkay off. E domenica festeggia 120 anni di vita e punta…la nona. Che sarebbe il Barletta. Come fece Beethowen mette nel mirino la gioia. Deve completare l’opera d’arte che le sta riuscendo impensabilmente ed è chiamata ad inserire uno “scherzo” come fece il genio della musica classica tedesca. Se ci riesce guarderà dall’alto in basso tante avversarie, imboccando la strada della salvezza diretta . E l’autore principale, Teore Grimaldi, allenatore di Frattamaggiore ingaggiato in sordina, non si nasconde “quando sono arrivato, prima di Natale, questo era l’orizzonte. Ora sarei ipocrita a non dire che cerchiamo la salvezza diretta. Ora il destino è nelle nostre mani. E sono felice. Non si poteva guadare che il nome della Palmese fosse segnato come fanalino di coda. Io questa piazza la conoscevo e speravo di riuscire. Qui si rema tutti uniti. Giocatori, dirigenti e pubblico. Qui c’è corpo e tanta storia”.

FESTA GRANDE – In allestimento c’è la festa dei 110 anni. Coreografia e banda musicale. Verranno in tanti giocatori del passato  che non si dimentica. Vogliono guardare da vicino questa opera d’arte che sta facendo Grimaldi. E il mister non si distrae. Lavora sodo con allenamenti estenuanti. Dietro di lui, a bordo campo, il “voss” Nicola Dionisio osserva che neppure un filo d’erba possa sfuggire. “La festa è dei tifosi –chiude il ds – noi siamo spettatori. Noi vogliamo festeggiare a fine maggio. Neanche uno che si distragga. Abbiamo cominciato con la paura addosso a dicembre. Nessuno  dimentichi ora. Ogni giocatore e noi tutti siamo impegnati allo spasimo. Si va avanti. Indietro non si guarda. Bisogna salire ancora. Bisogna confermare che siamo una squadra vera”. Sulla sponda avversa, da Barletta arriva Ciullo. Quello che doveva venire e non potè. Poi è andato al Barletta e tanti saluti a lui. Ha dichiarato che “sta studiando la Palmese”. La studiano tutti ora. Compie 110 anni. In piena saute. Con la bandiera al vento. E i mortaretti pronti a esplodere!


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