La nuova vita di Storari: fa crescere i talenti della Juventus e supera l’esame da direttore sportivo

L’ex portiere, entrato nei quadri dirigenziali bianconeri nel 2020, è stato promosso a Coverciano: è uno dei riferimenti a Vinovo per la valorizzazione dei giovani

Esame superato nell’ultima sessione di Coverciano, Marco Storari è ufficialmente un direttore sportivo. L’ex portiere ha intrapreso la carriera dirigenziale in Juventus dal settembre 2020, assumendo l’incarico di Professional’s talent development. Di fatto è uno dei riferimenti a Vinovo per la valorizzazione dei giovani che crescono lungo la trafila bianconera, fino all’Under 23: una figura strategica nella nuova visione del club, che grazie alla seconda squadra è riuscito anche ad avere maggiore appeal nel mercato internazionale dei talenti alla ricerca di una vetrina prestigiosa per giungere dritto al calcio che conta.

Riferimento

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Storari da un anno e mezzo è una presenza fissa in tutte le gare dell’Under 23 e della Primavera, ma segue spesso anche le altre squadre under e le partite delle Women. Lo fa insieme agli altri dirigenti che hanno un incarico specifico nelle diverse categorie, da Giovanni Manna che è il dirigente di riferimento nella seconda squadra e Matteo Tognozzi che si occupa dello scouting, a molti altri. Quando il calendario della prima squadra lo consente, anche Federico Cherubini (spesso insieme a Pavel Nedved) è presente alle partite dei giovani. Questo perché l’idea del club è di armonizzare più possibile il percorso dei propri ragazzi, che possono affacciarsi subito in prima squadra (vedi Soulé la prossima stagione) o fare ancora qualche altro step intermedio lontano da Torino (a quel punto vanno in carico al dirigente che si occupa dei prestiti, Marco Ottolini) prima di farsi valutare nuovamente alla Continassa. L’ex portiere porta la sua esperienza che da calciatore lo ha portato a scalare tutte le categorie pro, dalla Serie C alla massima serie, fino a indossare la maglia di due top club italiani, Milan e Juve. Mettendo insieme diversi trofei.

Esperienza

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Nel curriculum da calciatore del neo diesse ci sono tra gli altri titoli due scudetti Primavera, con la maglia del Perugia. Ironia della sorte: nella prima finale scudetto, nel 1996 contro il Parma, si ritrovò a sfidare dall’altra parte Gigi Buffon, con il quale diventerà compagno di squadra diversi anni dopo alla Juve; proprio come con Pirlo che l’anno successivo (nel 1997) non riuscirà a strappargli il tricolore con il Brescia. Storari ha poi giocato in Serie C nell’Ancona, dunque in B nel Napoli e nel Messina che ha portato in A. Ha indossato pure le maglie di Milan, Fiorentina, Sampdoria, Cagliari e Juventus. Ed è stato tra i pionieri dell’ultimo ciclo vincente della Vecchia Signora, riuscendo a mettere le mani nelle prime quattro coppe scudetto delle nove sollevate: le prime tre sotto la gestione di Antonio Conte e la quarta con Massimiliano Allegri. Il suo legame con il popolo bianconero si è così rafforzato al punto di essere tra i calciatori più esaltati di quel periodo.

Formazione

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Una volta chiusa la carriera da calciatore, Marco Storari si è preso del tempo per comprendere meglio la sua nuova strada. Ha scelto il percorso da dirigente e ha trovato sponda nella Juve per formarsi al meglio. Dal campo a dietro la scrivania il passaggio non è facile o così scontato, ma fin qui l’esperienza è stata positiva. Il percorso accademico a Coverciano gli ha dato sicuramente tanto, da novembre a ora ha avuto chiaramente l’opportunità di apprendere delle nozioni importanti per un direttore sportivo e metterle a confronto con le attività quotidiane di Vinovo. In un momento storico di grande cambiamento del mondo del calcio – che deve necessariamente adeguarsi a nuove visioni e strategie, specie dopo le ricadute negative causate dal Covid – la formazione di nuovi dirigenti è una delle chiavi più importanti dell’attività di un club. La Juve ha un direttore sportivo in più in casa, certamente un riferimento per i propri talenti già ben collaudato da quasi due anni.

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