La nazionale della Guinea in ospedale intossicata. La federazione: “Tutti k.o., c’era qualcosa nel cibo?”

Guinea-Bissau e Marocco già a settembre erano finite sotto i riflettori a causa del colpo di stato che ha fatto, tra le altre cose, saltare il match di qualificazione mondiale. E adesso il rischio è che non si giochi neanche stavolta…

Le qualificazioni ai mondiali sono una cosa seria, soprattutto per chi alla manifestazione iridata non è che ci arrivi con una certa frequenza. Se poi si considera che in Africa, di fronte a 54 nazionali al via, saranno solamente cinque quelle che si presenteranno l’anno prossimo in Qatar, è ovvio che chiunque farebbe davvero di tutto per avere un vantaggio nei confronti degli avversari. Al punto che, prima di una delle partite di questa sosta, scoppia un vero e proprio caso internazionale, con tanto di accuse di sabotaggio. Le due nazionali protagoniste sono quelle della Guinea-Bissau e del Marocco, che già a settembre erano finite sotto i riflettori a causa del colpo di stato in Guinea-Bissau che ha fatto, tra le altre cose, saltare il match.

SABOTAGGIO – Le due squadre devono affrontarsi a Rabat nella serata di martedì. Ma forse sarebbe meglio usare il condizionale, visto che arrivano notizie abbastanza contrastanti al riguardo. Come riporta Football365 Afrique, la federazione della Guinea-Bissau accusa ignoti di sabotaggio nei confronti dei suoi calciatori e dello staff, che sono tutti quanti alle prese con una grave intossicazione alimentare, con tanto di vomito, diarrea e bisogno urgente di cure. Una situazione che secondo una fonte federale è stata orchestrata da qualcuno: “Penso che abbiano messo qualcosa nel cibo. Tutto quanto lo staff tecnico e 25 giocatori stanno male”. Un bel problema, considerando che il calendario è già abbastanza congestionato dopo il rinvio della partita di settembre.

CRIMINE – Anche le dichiarazioni del tecnico, raccolte da Marca, sono sullo stesso tenore. “Quindici minuti dopo aver lasciato il tavolo, i giocatori e lo staff hanno cominciato ad accusare dolori allo stomaco. Alcuni hanno avuto la diarrea, ci hanno portato all’ospedale, che abbiamo lasciato all’alba di mercoledì”. E a metterci il carico arriva un dirigente federale. “Non posso mandare i calciatori in campo in queste condizioni, sarebbe un crimine da parte mia”. Insomma, probabilmente neanche stavolta la partita si giocherà. E torna alla mente il caso della lasagna andata a male che anni fa fece perdere al Tottenham la qualificazione in Champions, lasciandola all’Arsenal. Anche lì ci furono accuse di premeditazione. Del resto, a pensar male si fa peccato ma…

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